Dal Mondo

Forte sisma in Cina: ci sono almeno 43 morti

È di 43 vittime e almeno 150 feriti il bilancio attuale del forte terremoto che ha colpito la Cina questa mattina.

Bruttissima notizia che arriva oggi dal mondo orientale. C’è stato un forte terremoto in Cina: la magnitudo delle due scosse è stata registrata attorno ai 5,6 gradi della scala Richter  e 5,7. Le scosse sono arrivate questa mattina e hanno portato, purtroppo, anche morti. Per il momento il bilancio sarebbe almeno di 43 vittime e 150 feriti. Il terremoto è avvenuto in un’area tra le province della Cina sud Occidentale: Yunnan, Guizhou e Sichuan. Lo hanno riferito fonti governative citate dall’agenzia di stampa cinese Xinhua. Secondo quanto riferiscono le autorità cinesi e in particolare  l’amministrazione cinese per i terremoti, la prima scossa è avvenuta alle 11.19 (ora locale), seguita da una seconda alle 12.16. L’epicentro è stato individuato a 15 chilometri dalla città di Yiliang, nella provincia di Yunnan. I soccorritori al momento hanno evacuato più di 10.000 persone nella provincia dello Yunnan.

Erano le 5:19 in Italia quando la prima scossa di terremoto, quella di 5,6 gradi della scala Richter, si è verificata in Cina. Esattamente nella provincia meridionale dello Yunnan. Da quanto dichiara il Servizio Geologico degli Stati Uniti, l’Usgs, sembra che il sisma – secondo i rilievi – abbia avuto ipocentro a 31,2 km di profondità ed epicentro localizzato 8 km a sud di Jiaokui e 38 a nordest di Zhaotong. Ma le scosse sono proseguite anche nel corso della mattinata, come spesso accade dopo un forte terremoto. Due terremoti sono stati registrati poi, sempre in mattinata, nella provincia meridionale cinese dello Yunnan: una di magnitudo 4.9 alle 11:58 ora locale (le 5:58 in Italia) e una di 5.6 gradi della scala Richter alle 12:16 (6:16). Sempre stando ai rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), i due sismi hanno avuto ipocentro a circa 10 km di profondità ed epicentro tra 5 e i km di distanza da Jiaokui. Sembrerebbe che il bilancio dei feriti e probabilmente anche quello delle vittime, sia purtroppo destinato a salire.

 



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