Libia ultime notizie, i ribelli conquisteranno Bani Walid in due giorni?
Da stamane si è tornati a combattere ferocemente a Bani Walid, dove, nei giorni scorsi, le forze di Muammar Gheddafi erano riuscite a scacciare dalla città le forze del Consiglio nazionale Transitorio, impartendo loro anche una sonora sconfitta. Ma i ribelli non si arrendono e hanno cominciato a riorganizzarsi, chiedendo anche l’aiuto di altri militanti. […]
Da stamane si è tornati a combattere ferocemente a Bani Walid, dove, nei giorni scorsi, le forze di Muammar Gheddafi erano riuscite a scacciare dalla città le forze del Consiglio nazionale Transitorio, impartendo loro anche una sonora sconfitta. Ma i ribelli non si arrendono e hanno cominciato a riorganizzarsi, chiedendo anche l’aiuto di altri militanti. Così, a Bani Walid, sono giunti uomini da Tripoli e da altre città libiche per combattere contro le forze del rais che continuano a lottare per il loro colonnello. Secondo quanto riferito dal responsabile del Cnt che si trova a Bani Walid, Abdallah Kenchil, i ribelli sarebbero riusciti a tornare all’interno della città e basterebbero solo due giorni per riprendere il pieno controllo della stessa.
Alla luce dei fatti però, sembrano comunque affermazioni molto azzardate, visto che sono già state fatte e smentite dall’attacco delle forze lealiste del rais che sono riuscite a rimandare in dietro i militanti del Cnt, infliggendo loro una dura sconfitta e anche molte perdite. Di avviso differente sono invece i lealisti che continuano a restare ben salindi all’intenro della città. il portavoce di Gheddafi, Moussa Ibrahim, ha annunciato, infatti, che a Bani Walid sono stati catturati 17 mercenari e per mercenari l’uomo intendeva “esperti tecnici” britannici e francesi, che nelle prossime ore saranno mostrati in tv, fornendo maggiori dettagli.
All’interno della città, sempre secondo Kenchil, ci sarebbe uno dei figli di Gheddafi, Saif al-Islam, su cui pende un mandato internazionale di arresto da parte della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità, da lui stesso commessi in Libia durante il regime del padre e a anche durante la rivolta libica. Insieme a Saif, potrebbe trovarsi anche il padre. Agenzie di stampa, invece, hanno diramato una notizia che per la Francia, potrebbe essere fonte di imbarazzo. Secondo quando affermato dal giornale on line Mediapatr, il colonnello Gheddafi, infatti, sarebbe in fuga da una parte all’altra della Libia, su un blindato 4×4, acquistato dallo stesso rais da una società francese nel 2007 e consegnato al leader libico nel 2008.
Il blindato p un veicolo ultra-sicuro che doveva garantire al rais gli spostamenti all’interno del paese in modo sicuro. Ma la notizia di tale mezzo, è che l’acquisto fu avallato da Nicolas Sarkozy, allora ministro dell’interno nel 2007 e quando invece, fu consegnato al leader libico, nel 2008, lo stesso Sarkozy, divenuto presidente all’Eliseo, non avrebbe opposto alcun veto o obiezione per la consegna del veicolo. Questa notizia non è stata ancora commentata da parte dell’entourage del Presidente francese. Sul veicolo sarebbe stato installato un dispositivo per oscurare le frequenze radio su un raggio di cento metri e questo potrebbe essere per cui le forze del Cnt e della Nato, non riescono a rintracciare il colonnello.
Teresa Corrado
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