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Accusa del Khamenei: Usa Gb Francia e Italia sono regimi criminali

Monito di Ayatollah All Khamenei, Guida suprema islamica della Repubblica iraniana, contro le potenze straniere che stanno offrendo il loro aiuto alle rivolte arabe. L’uomo si è scagliato con forza contro gli Stati Uniti, la Nato, la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia accusandole di essere regimi criminali, che cercano di approfittare della situazione per […]

Monito di Ayatollah All Khamenei, Guida suprema islamica della Repubblica iraniana, contro le potenze straniere che stanno offrendo il loro aiuto alle rivolte arabe. L’uomo si è scagliato con forza contro gli Stati Uniti, la Nato, la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia accusandole di essere regimi criminali, che cercano di approfittare della situazione per sabotare il risveglio del mondo musulmano.

La “primavera araba”, secondo la Khamenei, sarebbe l’occasione per i paesi occidentali di riprendere il controllo di quelle nazioni che in passato sono state oggetto di colonialismo e se non lo fanno attraverso il governo diretto, lo faranno attraverso l’economia che potrebbe derivare da istituzioni da loro favorite attraverso l’appoggio alle manifestazioni che stanno coinvolgendo il Nord Africa e il Medio Oriente.

Khamenei ha anche esortato gli arabi ad essere pronti a contrastare le minacce sotto forma di lusinghe ma che invece nascondono complotti  e inganni che le potenze occidentali apporteranno alle nuove nazioni con false promesse di aiuti, esortando a restare uniti  ed eliminando le differenze tribali, etniche e religiose.

A contrastare il coinvolgimento delle stesse nelle insurrezioni, anche l’esempio della Libia, che, sempre secondo l’uomo, avrebbe raggiunto comunque il suo obiettivo, eliminando il regime di Gheddafi, ma sicuramente senza l’intervento militare di nato e Stati Uniti, non avrebbe raggiunto le vittime attuali. Forse la ribellione avrebbe impiegato più tempo a vincere le forze lealiste, ma il risultato sarebbe stato meno catastrofico.

Nel suo discorso dinanzi a circa 500 delegati di cui molti provenienti da paesi in rivolta, la Guida suprema iraniana ha esortato tutti i protagonisti della primavera araba ad attenersi all’Islam, senza lasciarsi forviare da lusinghe occidentali sempre pronte a nascondere le loro vere intenzioni che sono di conquista e predominio.

Un netto rifiuto a lasciar entrare all’interno dei paesi arabi figure o idee occidentali che potrebbero comunque sconvolgere la predominanza dell’Islam nei paesi arabi e sicuramente un incitamento a proseguire nelle rivolte “giuste”, senza dimenticare che i principi dell’Islam debbano far parte delle nuove costituzioni in modo inderogabile. Ma ha anche insistito sul fatto che il “nemico” non è solo il regime che si sta combattendo, ma anche la presenza delle forze occidentali che si insinua sotto forma di aiuto e sostegno alle rivolte.

Il tutto potrebbe collegarsi agli incitamenti in Siria dell’oppositore al regime di Assad, lo sceicco Adnar al Aroor che ha incitato i manifestanti musulmani a scagliarsi anche contro gli arabi cristiani presenti nel paese.

Le rivolte nate pacificamente, sicuramente adesso stanno prendendo un risvolto molto più drammatico, spinte anche contro un odio religioso e razziale, che se non tocca le differenze interne dei cittadini arabi, sicuramente va a formalizzarsi verso i diversi cittadini internazionali.

Teresa Corrado.

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