Libia ultime notizie, Cameron e Sarkozy a Bengasi tra la folla festante
Libia ultime notizie-La visita del premier britannico David Cameron e di quello francese Nicolas Sarkozy in Libia, sembra una corsa verso la ricchezza del territorio libico, quella ricchezza che ha spronato i due paesi ad un intervento congiunto con le forze Nato e che ha lasciato da soli, invece quei paesi che ricchezze non avevano […]
Libia ultime notizie-La visita del premier britannico David Cameron e di quello francese Nicolas Sarkozy in Libia, sembra una corsa verso la ricchezza del territorio libico, quella ricchezza che ha spronato i due paesi ad un intervento congiunto con le forze Nato e che ha lasciato da soli, invece quei paesi che ricchezze non avevano da offrire.
Eppure i due leader europei sono arrivati a Bengasi in un bagno di folla, tra la gente che li ha esaltati e festeggiati con grida, sventolando la nuova bandiera libica, quella che ormai ha preso il posto di quella che simboleggiava il regime di Muammar Gheddafi. Una festa per chi li ha aiutati a combattere contro il leader libico e che la popolazione ha voluto tenere per i due rappresentanti dell’Europa che ha continuato a schierarsi dalla parte dei ribelli.
Sicuramente la rivolta libica ha avuto inizio da una richiesta legittima di libertà e di coerenza contro un governo che ha fatto della dittatura un pericoloso mezzo di propaganda, basta pensare ai numerosi lealisti che continuano a battersi per il rais ancora adesso, pronti a dare la vita per il proprio colonnello.
Terminata la fase del conflitto, adesso si pensa a come far progredire la Libia in un periodo che viene definito post-Gheddafi. Ed ecco che in Libia accorrono i premier di Francia e Gran Bretagna, cha hanno appoggiato da subito i ribelli, intervenendo a Tripoli nello stesso giorno in cui era prevista la visita del premier turco Recep Tayyp Erdogan, il cui incontro con i leader del Cnt, Mustafa Abdel Jalil e Mahmud Jibril, era stato programmato da qualche giorno.
Il petrolio libico, come la ricostruzione, fanno gola a tanti stati, soprattutto in questo periodo di crisi economica che non riesce a far ripartire l’impianto economico mondiale. Non solo Francia e Gran Bretagna, ma anche Stati Uniti, che fanno a gara per potersi assicurare le maggiori risorse al prezzo più favorevole. Accordi che in questi giorni di stasi, dopo la dura battaglia, vengono firmati dai rappresentanti del Cnt. Accordi che andranno a sostituire tutti quelli precedenti del governo di Gheddafi.
Ma i due leader europei non hanno mancato di far sentire il proprio appoggio morale alla popolazione, congratulandosi con il popolo libico per la voglia e la forza che hanno dimostrato nella conquista della propria libertà. Una libertà che la popolazione ha pagato a caro prezzo e che continua a pagare ancora adesso. La ricostruzione non sarà facile, ma sicuramente la parte più difficile sarà quella di formare una popolazione davvero unita, poiché è noto che la Libia è formata da un’insieme di tribù e di popolazioni che non sempre vanno d’accordo fra loro. La paura più grande, espressa in questi ultimi giorni, è proprio quella di un conflitto permanente interno tra i vari gruppi etnici e l’odio che potrebbe continuare tra le fazioni ribelli e i sostenitori di Gheddafi che sono sempre stati, negli anni passati, in numero maggiore.
Sicuramente un passo importante sarà la cattura di Gheddafi, su questo punto il premier Cameron non ha avuto difficoltà ad affermare che i ribelli saranno aiutati attivamente nella ricerca e cattura del rais.
Teresa Corrado