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America Latina, le donne nel mondo dei narcos

Il mondo all’interno dell’America Latina sta cambiando e non poco. I narcos continuano a padroneggiare nonostante l’impegno dei governi, ma adesso a prendere poteri sempre maggiori, ci sono le donne. Donne d’onore, come una celebre miniserie con Carol Alt che dimostrava come le donne mafiose sapessero comportarsi se non meglio, almeno alla stessa altezza dei […]

Il mondo all’interno dell’America Latina sta cambiando e non poco. I narcos continuano a padroneggiare nonostante l’impegno dei governi, ma adesso a prendere poteri sempre maggiori, ci sono le donne. Donne d’onore, come una celebre miniserie con Carol Alt che dimostrava come le donne mafiose sapessero comportarsi se non meglio, almeno alla stessa altezza dei capi mafia.

Veronica Mireya Moreno Correon è solo una di queste, una donna che ha preso potere all’interno di un cartello mafioso. Eppure era un poliziotto che nel 2009 era stato decorato per essere stata ferita in un conflitto a fuoco e per questo aveva ricevuto anche una somma di denaro. Ma il denaro che passa lo stato, sicuramente è sempre minore di quello che può passare un’organizzazione criminale.

Il passaggio da agente di polizia a responsabile per la “piazza” di partite di droga è facile, così adesso la marina si ritrova ad aver arrestato una donna poliziotto e per di più decorata, passata però dall’altra parte della barricata.

Sarà la necessità di denaro, saranno i soldi facile e soprattutto tanti, ma l’attrazione non è, per natura, solo maschilista, ma anche femminile.

Veronica non è la sola che ha scalato la gerarchia dei narcos, con lei di donne che sono salite al potere ce ne sono molte. Non a caso vengono addirittura addestrate in speciali campi, uno dei quali è stato smantellato solo di recente a Zacatecas. Donne sicario, che vengono mandate in missione, o che, oltretutto sono giovanissime. Ma su questo non ci dobbiamo meravigliare, la vita nel mondo del crimine dura davvero poco.

Un’altra donna che ha scalato le vette dell’organizzazione dei narcotrafficanti, è La burro, lei, guida un gruppo di assassini a servizio di uno dei cartelli più potenti, Sinaloa.

Oppure Erika Magana che viene chiamata Comandante Stella. Lei è la leader dei Los Zetas nella regione di Cancan, in poche parole, lei è il capo indiscusso del cartello ed è una donna. E poi ci sono donne che prendono anche dei sopranomi particolari Barbie, Bonbon, donne che con le loro azioni si sono fatte un nome e sono conosciute proprio per il loro lavoro all’interno delle organizzazioni.

Una scelta diversa per la parità dei sessi. Donne disposte a tutto per riuscire ad ottenere il potere indiscusso della gerarchia maschile.

Teresa Corrado

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