Libia ultime notizie, il Cnt annuncia 20 mesi per le elezioni presidenziali
Libia ultime notizie-Secondo il Consiglio nazionale di Transizione, entro venti mesi si arriverà a tenere elezioni presidenziali, mentre tra otto mesi si formerà un’assemblea costituente, eletta dal popolo, che governerà prima delle elezioni e poi si dedicherà a redigere una Costituzione. Inizierebbe in questo modo la nuova vita politica in Libia. A parlare di elezioni, […]
Libia ultime notizie-Secondo il Consiglio nazionale di Transizione, entro venti mesi si arriverà a tenere elezioni presidenziali, mentre tra otto mesi si formerà un’assemblea costituente, eletta dal popolo, che governerà prima delle elezioni e poi si dedicherà a redigere una Costituzione.
Inizierebbe in questo modo la nuova vita politica in Libia.
A parlare di elezioni, costituente e costituzione, il rappresentante del Cnt in Gran Bretagna, Guma al-Gamaty che ha spiegato quello che accadrà d’ora in poi in Libia, alla Bbc. Il piano di transizione organizzato dal Cnt è ormai cominciato, con la conquista della capitale e si spera di portarlo a termine in 20 mesi, periodo in cui il popolo libico si troverà a dover andare alle urne per scegliere i propri rappresentanti liberamente.
A dare un segnale che le battaglie più dure sono terminate, è ancora il Cnt che ha invitato i combattenti provenienti da altre regioni libiche, a tornare a casa, visto che adesso i combattenti della capitale hanno il controllo della stessa e che non è più necessario che restino a difendere Tripoli, dichiarata libera.
Muammar Gheddafi invece fa ancora sentire la sua voce dichiarando che l’occidente non vuole liberare il popolo libico, ma solo appropriarsi delle risorse di petrolio e gas che sono presenti sul territorio. Incita anche alla guerriglia che dovrebbe porre fine alla rivolta esplosa nel paese, ma mai un atto di resa. Il rais è sempre deciso a combattere fino alla morte. Sono gli unici messaggi audio, oggi due, che vengono trasmessi dal colonnello, uno dei quali in diretta dalla tv Al Jazira.
Intanto i leader europei confermano le loro posizioni per l’intervento contro il rais. Oggi il premier britannico David Cameron conferma che il leader libico era un “mostro” che si è coperto di crimini contro il proprio popolo e che l’azione inglese è giustificata proprio da queste affermazioni.
Simili parole vengono dal presidente francese Nicolas Sarkozy, il quale ha commentato che i ribelli hanno il diritto di arrestare e processare il rais giudicando i suoi crimini.
Anche il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi ha affermato che si farà il possibile per aiutare il popolo libico. Intanto oggi è tornato a sventolare il tricolore sull’ambasciata italiana, simbolo che annuncia l’ufficiale apertura della sede diplomatica a Tripoli.
Teresa Corrado