Tokyo, gli scenziati prevedono un nuovo terremoto di magnitudo 7,3
Previsto nuovo sisma in Giappone – Dopo l’11 Marzo 2011, giorno che ha visto il Giappone piegarsi sotto una violenta scossa di terremoto, seguita dallo tsunami e dal disastro nucleare di Fukushima, qualcosa è cambiato. Le probabilità di scosse di terremoto sono notevolmente aumentate. Lo fanno sapere gli scenziati che prevedono un sisma forte: si […]
Previsto nuovo sisma in Giappone – Dopo l’11 Marzo 2011, giorno che ha visto il Giappone piegarsi sotto una violenta scossa di terremoto, seguita dallo tsunami e dal disastro nucleare di Fukushima, qualcosa è cambiato. Le probabilità di scosse di terremoto sono notevolmente aumentate. Lo fanno sapere gli scenziati che prevedono un sisma forte: si parla di magnitudo 7,3 gradi della scala Richter. Questi dati, inutile dirlo, alimentano la psicosi, in una Tokyo distrutta dal terremoto e dal dolore. Gli scenziati parlano chiaro: bisogna prepararsi a un violento terremoto.
Gli studiosi affermano che ci sono le prove che le pressioni tra placche in corrispondenza della capitale sono cambiate ed è più viva la possibilità che i punti focali che si trovano alla loro estremità si spostino contemporaneamente, generando un nuovo sisma. La magnitudo, secondo quanto prevedono gli studiosi, sarebbe di 7,3 gradi. Dunque torna la paura. Anche se meno violento di quello dell’11 Marzo, dove si arrivò ai 9 gradi di magnitudo, il sisma che prevedono gli studiosi potrebbe avere addirittura conseguenze più gravi. “Morirebbero 10mila persone e la perdita in termini economici ammonterebbe ad un miliardo di dollari”, ha detto il ricercatore Naoshi Hirata al Daily Telegraph. L’esperto ha spiegato che anche prima di marzo, avevano stimato un 70% di probabilità che un forte terremoto avrebbe colpito Tokyo entro i prossimi trent’anni. Si tratta di una probabilità alta, anche se, assicura l’esperto che non possono al momento fare una previsione più accurata sulla data dell’evento. Tuttavia è meglio stare in campana: “Persone, aziende, scuole e governo dovrebbero essere pronti all’emergenza”.
Sarà davvero così? Chissà. Intanto la paura c’è, è rimasta da quel sisma di cinque mesi fa, seguito dallo tsunami e dal disastro nucleare di Fukushima per cui ancora si pagano le conseguenze.
foto:giornalettismo