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Libia ultime notizie, Tripoli sta per cadere in mano ai ribelli

Libia ultime notizie-La città di Tripoli si prepara alla battaglia finale, mentre Muammar Gheddafi incita i suoi alla rivolta, a scacciare i nemici dalla capitale e dalla Libia. Comunica con i suoi sostenitori attraverso messaggi audio, mentre tutti si chiedono se stia ancora all’interno del suo bunker, accerchiato dai ribelli, o se sia scappato in […]

Libia ultime notizie-La città di Tripoli si prepara alla battaglia finale, mentre Muammar Gheddafi incita i suoi alla rivolta, a scacciare i nemici dalla capitale e dalla Libia. Comunica con i suoi sostenitori attraverso messaggi audio, mentre tutti si chiedono se stia ancora all’interno del suo bunker, accerchiato dai ribelli, o se sia scappato in Venezuela dal suo amico Hugo Chavez, con un aereo messo a disposizione dal Venezuela. Anche se nei suoi messaggi continua ad dichiarare che non andrà mai via dalla Libia, che resisterà fino alla fine.

“Ho paura che Tripoli brucerà”, ha annunciato non con rammarico, ma con voce minacciosa il rais alla radio. Quest’ultimo messaggio ha messo in agitazione il Consiglio nazionale di transizione degli insorti che teme che Gheddafi, ormai messo alle strette e convinto che non potrà vincere, faccia uso di armi chimiche o ordigni banditi dal mondo civile per distruggere del tutto Tripoli. Una paura condivisa anche dalla Nato, proprio perché il colonnello Gheddafi ha già utilizzato scudi umani e non si farebbe scrupoli ad utilizzare anche armi proibite, ormai si sente stretto nella morsa ed è disposto a tutto, anche ad immolare se stesso e il suo popolo piuttosto che arrendersi.

La paura era nata già nel marzo scorso quando, dopo la conquista di Bengasi, gli insorti scoprirono in un arsenale dei militari lealisti a Gheddafi, alcune maschere anti gas. È stata questa la prima concreta dimostrazione, secondo il Cnt, che il rais possedesse nel suo arsenale armi chimiche letali. Un allarme sicuramente preso in considerazione anche dalla Nato che ha sempre optato per non far scendere i soldati sulla terra ferma, ma limitare gli attacchi solo ai bombardamenti dall’alto.

Intanto i ribelli non si faranno scoraggiare da questo, hanno accerchiato la capitale con tutte le intenzioni di conquistarla nel minor tempo possibile, e soprattutto con la voglia di catturare anche Gheddafi.

Teresa Corrado

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