Michele Bachmann, una donna alla conquista della Casa Bianca
Michele Bachmann, parlamentare repubblicana, prova a entrare a tutti gli effetti come prima candidata alle presidenziali americane che si svolgeranno nel 2012 e a contrastare il presidente Barack Obama. L’annuncio è stato dato a Manchester in New Hampshire, all’interno del primo dibattito tra i candidati repubblicani che si preparano a concorrere alle primarie. La donna […]
Michele Bachmann, parlamentare repubblicana, prova a entrare a tutti gli effetti come prima candidata alle presidenziali americane che si svolgeranno nel 2012 e a contrastare il presidente Barack Obama. L’annuncio è stato dato a Manchester in New Hampshire, all’interno del primo dibattito tra i candidati repubblicani che si preparano a concorrere alle primarie. La donna spera che in primavera venga eletta e che quindi possa concorrere alla presidenza USA.
Non è la prima donna a provare a salire sul gradino più alto del mondo politico americano, la Casa Bianca. Prima di lei, per lo stesso partito, ci aveva provato Sarah Palin, che aveva infiammato i cuori degli elettori conservatori. Anche Michele Bachmann che è un’ultra conservatrice, deputata del Minnesota, ha intenzione di compiere l’impresa che a molte, prima di lei, è stata negata.
Un’altra donna, dalla parte opposta, la democratica Hillary Clinton, aveva provato a vincere le primarie e a divenire lei la prima candidata donna alle presidenziali. Sembra ormai una ricerca continua quella della prima donna che riuscirà a vincere le opposizioni conservatrici di entrambi gli schieramenti, che tendono a proporre candidati uomini.
Durante le primarie per la candidatura precedente, i democratici avevano puntato, con risultati positivi, a Barack Obama, primo presidente negro, tralasciando la prima donna, la Clinton, che comunque ricopre, nell’attuale governo, la carica di Segretario di Stato.
Adesso la Bachmann dovrà concorrere, insieme a quelli che sembrano i probabili sei candidati, rigorosamente maschi, alle primarie e cercare di vincere la resistenza dell’elettorato repubblicano, coinvolgendo tutti nelle sue idee.
Durante il primo dibattito, infatti, ha attaccato le scelte della Casa Bianca soprattutto in campo internazionale, accusando Obama di aver coinvolto gli Stati Uniti in una guerra, quella libica, “contraria all’interesse USA nell’area”.
Un altro attacco è stato fatto dalla donna, alla politica energetica presentata da Obama. La Bachmann che, in Minnesota aveva addirittura invitato i suoi concittadini a “prendere le armi” contro la riforma energetica dell’attuale presidente. Sicuramente una “presa” figurata delle armi, ma mostra a tutti che la Bachmann ha le idee precise e, soprattutto è molto combattiva.
Adesso occorrerà aspettare le prossime settimane per vedere come andrà a finire il dibattito fra i vari concorrenti.
Teresa Corrado