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Filippine, morte 700 tonnellate di pesci

da ansa Davvero un fenomeno particolare quello accaduto questa mattina a Sud di Manila, nella provincia di Batangas nelle Filippine. Sul lago Taal, infatti, galleggiavano oltre 700 tonnellate di pesci, tutti morti per un improvviso aumento della temperatura delle acque. Il lago si trova sopra il cratere di un vulcano che si chiama proprio Taal, […]

da ansa

Davvero un fenomeno particolare quello accaduto questa mattina a Sud di Manila, nella provincia di Batangas nelle Filippine. Sul lago Taal, infatti, galleggiavano oltre 700 tonnellate di pesci, tutti morti per un improvviso aumento della temperatura delle acque.

Il lago si trova sopra il cratere di un vulcano che si chiama proprio Taal, come il lago e che dorme da anni. Ma secondo gli studiosi dell’istituto di sismologia e vulcanologia delle Filippine, da aprile scorso il vulcano ha fatto registrare un aumento delle attività, facendo innalzare anche il livello di allerta, che da molto basso, è salito a un livello di allerta.

La popolazione della zona ha potuto vedere un mare di pesci galleggiare sulla superficie del lago, dove le acque ormai, non si vedevano più, ricoperte del tutto dalle carcasse dei pesci ormai morti. Dove prima c’era il lago, apparivano solo pesci.

Con pazienza ma anche molta preoccupazione, le persone hanno immediatamente cominciato a raccogliere, con tutti i mezzi possibili: reti ma persino bacinelle, i pesci per evitare il rischio di epidemie.

La situazione sembra preoccupare non poco non solo gli studiosi, ma anche la popolazione che abita lungo le coste del lago e che potrebbe subire il risveglio repentino del vulcano. Il fenomeno dell’acqua surriscaldata di un lago che è nato da un cratere di un vulcano, infatti, non è un segno positivo, anzi preannuncia il risveglio del vulcano stesso, che, in questo modo, fa capire alla natura di essere tornato in attività.

Teresa Corrado

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