Terremoto Giappone: sarà come Chernobyl?
Il Giappone devastato dal terremoto e dallo tzunami non trova pace. Continue scosse, anche molto forti, migliaia di dispersi e di vittime, e troppa paura per il nucleare. Sono state due le esplosioni avvenute nella centrale di Fukushima1, la stessa centrale che da qualche giorno sta tenendo il mondo con il fiato in sospeso. Alle […]
Il Giappone devastato dal terremoto e dallo tzunami non trova pace. Continue scosse, anche molto forti, migliaia di dispersi e di vittime, e troppa paura per il nucleare. Sono state due le esplosioni avvenute nella centrale di Fukushima1, la stessa centrale che da qualche giorno sta tenendo il mondo con il fiato in sospeso. Alle 11 di mattina, ora locale, circa le 3 del mattino Italia, sono arrivate le due esplosioni generate dell’idrogeno.
Ma se da un lato il premier nipponico assieme all’Agenzia per la Sicurezza Nucleare giapponese assicurano che non ci sono le probabilità per cui si generi un disastro come quello di Chernobyl, dall’altra parte, secondo l’Agenzia Nucleare francese, Tokyo non dice la verità. Quest’ultima dichiara che le emissioni radioattiva del reattore 1 sarebbero molto più consistenti di quanto dichiarato dal governo nipponico.
Ma la Francia non è l’unica a parlare di mancanza di verità da parte del Giappone. Masashi Goto, ex progettista di centrali nucleari, ha accusato il governo giapponese di non dire tutta la verità sulla situazione negli impianti danneggiati dalle calamità naturali. Secondo Goto, per il Giappone “si prospetta una crisi gravissima”: uno dei reattori dell’impianto di Fukushima-Daiichi è “altamente instabile“. Il governo giapponese ha dichiarato finora che un’eventuale fusione non porterebbe al rilascio di dosi significative di materiale radioattivo. Ma Goto risponde: “I reattori di Fukushima-Daiichi sono sottoposti a aumenti di pressioni ben oltre i livelli previsti quando sono stati costruiti“.
Secondo l’esperto, ci sarebbe “il grave rischio di una esplosione con materiale radioattivo sparato su un’area molto vasta, ben oltre l’area di evacuazione di venti chilometri imposta dalle autorità“.
Così il Giappone continua a tremare, questa volta anche per la paura. E l’economia è fortemente minacciata dalla tragedia.