Caso Alina Cossu: le ultime notizie arrivano da Chi l’ha Visto
Ultime notizie su Alina Cossu: a Chi l'ha visto si ricostruisce passo passo la sua storia.
Nel corso della seconda puntata di Chi l’ha Visto, andata in onda ieri, si è tornati a parlare del caso di Alina Cossu. Ricostruiamo brevemente la sua storia. Alina è una studentessa di soli 21 anni che nell’estate del 1988 viene trovata morta, a Porto Torres. Era una ragazza normale, studiava biologia all’università e d’estate lavorava in una gelateria della località sarda. Una mattina il corpo straziato di Alina viene trovata in spiaggia. È stata picchiata, colpita a pugni sul volto, strangolata e gettata in mare. Partono le indagini e si scopre che l’omicidio della giovane 21enne sarebbe avvenuto in una macchina. I sospetti cadono subito su una vecchia fiamma della vittima: Gianluca, all’epoca dei fatti fidanzato con un’altra ragazza. La sorella di Alina sostiene che i due si frequentassero spesso e che lui, più di una volta, si era offerto per farle qualche lezione di guida. Ma, a distanza di 24 anni da quel 1988, Gianluca nega tutto, perfino di avere avuto un legame con la 21enne sarda.
Il ragazzo, all’età di 16 anni era stato accusato di molestie continue. La sera dell’omicidio di Alina lui dice che ha passato la serata dapprima con la fidanzata e poi con degli amici, dove ha visionato un nastro erotico di Moana Pozzi. Quello che ci si chiede è cosa ha fatto in seconda serata: se avesse incontrato Alina? A destare il sospetto c’è anche la versione del fratello del presunto colpevole, che afferma che Gianluca non è rientrato in casa: di fatto avrebbe avuto tutto il tempo per uccidere e liberarsi del corpo di Alina. La giovane si è difesa dal suo assassino con le unghie. Secondo l’accusa, i fatti sarebbero andati in questo modo: Gianluca si sarebbe fermato in luogo appartato e avrebbe allungato le mani ricevendo un sonoro rifiuto dalla ragazza, perché vergine. Ferito nell’orgoglio, avrebbe picchiato Alina fino ad ucciderla. Sul luogo del delitto, è stato ritrovato un pacchetto di sigarette della marca fumata da Gianluca. Entrò in carcere nel 1992 ma dopo un mese era già libero.
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