Attualità Italiana

Sara Campanella prima di essere uccisa: “mi amo troppo per stare con chiunque”

Le parole di Sara Campanella sui social sono il possibile movente dell'ennesimo femminicidio nel nostro paese

sara campanella uccisa fermato presunto assassino

«Mi amo troppo per stare con chiunque». È con queste parole, scritte sul proprio profilo Facebook, che Sara Campanella, studentessa universitaria di appena 21 anni, rivendicava la propria indipendenza. Parole forti, cariche di determinazione, che oggi assumono un peso drammatico. Sara è morta lunedì, nel pronto soccorso del Policlinico di Messina, dove era stata trasportata in condizioni disperate dopo essere stata accoltellata in strada.

E’ morta dopo esser stata aggredita da un ragazzo, un collega di università con il quale pare avesse avuto una relazione, anche se maggiori dettagli su questa triste vicenda saranno forniti tra poche ore dagli inquirenti, che terranno una conferenza stampa.

Sara Campanella uccisa a Messina: l’ennesimo femminicidio

La giovane, originaria di Misilmeri (Palermo), si trovava a Messina da tre anni per frequentare la facoltà di Tecniche di Laboratorio Biomedico. Amava la scienza, la ricerca, e stava svolgendo il tirocinio proprio nell’ospedale dove ha esalato l’ultimo respiro.

Questa mattina, i carabinieri hanno fermato il presunto responsabile dell’omicidio: si tratterebbe di un coetaneo, iscritto allo stesso corso universitario di Sara Campanella. Ulteriori dettagli verranno forniti nel corso della conferenza stampa prevista per le 11. Per il momento non è stata resa nota l’identità del giovane e null’altro possiamo aggiungere su quanto è emerso in queste ore.

Secondo quanto ricostruito, l’aggressione è avvenuta alla periferia sud della città, nei pressi dell’ingresso laterale dello stadio. Alcuni testimoni raccontano di una discussione animata tra la vittima e un ragazzo. Poi il gesto improvviso, brutale: un solo colpo alla gola, profondo e letale. Sara ha tentato di camminare per qualche metro prima di accasciarsi a terra, in un lago di sangue. I soccorritori del 118 sono arrivati tempestivamente, ma le sue condizioni erano troppo gravi. È morta poco dopo per un arresto cardiaco causato dalla massiccia perdita di sangue.

Subito è scattata la caccia all’uomo. Il presunto assassino, secondo alcuni testimoni, è fuggito a bordo di un’auto. Un passante avrebbe provato a inseguirlo, ma senza successo. I carabinieri del comando provinciale di Messina, coordinati dalla Procura, hanno avviato le indagini ascoltando decine di persone, tra cui amici, conoscenti e familiari della vittima.

Dalle prime testimonianze, emerge che Sara Campanella avrebbe da poco interrotto una relazione con un ragazzo: una decisione che potrebbe aver scatenato la furia omicida. Un femminicidio che si aggiunge a una lista sempre più lunga e inaccettabile, lasciando sgomenti una famiglia, una comunità universitaria e un’intera città.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.