Attualità Italiana

Per la difesa di Louis Dassilva l’uomo era al cellulare mentre Pierina Paganelli veniva uccisa

C'è una perizia che dimostrerebbe che Louis Dassilva stava usando il suo cellulare nei minuti in cui Pierina Paganelli veniva uccisa

louis dassilva perizia

Lo ha detto più volte la dottoressa Roberta Bruzzone che la difesa di Louis Dassilva era pronta a tirar fuori delle prove che potrebbero, quanto meno, mettere in discussione quelle che sono le basi dell’accusa. In particolare, c’è una perizia della difesa del senegalese che dimostrerebbe che Dassilva stava usando il cellulare nei minuti in cui Pierina veniva uccisa o comunque poco dopo.

In particolare, la morte della donna viene collocata intorno alle 22,12 ( si può essere così precisi per via della telecamera che registra il suono con il suo urlo straziante). Valeria Bartolucci pochi secondi prima aveva mandato dei messaggi alle amiche e dunque era sveglia e quindi sarebbe l’alibi di Dassilva, visto che lo colloca sul divano. Ma la donna non viene ritenuta molto credibile e dunque, la difesa cerca di dimostrare che il presunto assassino era in casa.

Louis Dassilva era in casa quando Pierina Paganelli è stata uccisa?

Secondo la perizia fatta dai tecnici informatici che lavorano per il team difensivo di Louis Dassilva, i dati ricavati dall’analisi del cellulare dimostrano che in quei minuti, non c’è stata una azione meccanica sui social, qualcosa di casuale ma che c’era una vera e propria interazione. Lo dimostrerebbero i metadati che confermerebbero che Dassilva era connesso sul suo account FB e che stava guardando dei video e delle foto. Il perito spiega a Ore 14, che questa analisi dimostra con una certezza del 50% che Dassilva fosse connesso sui social e lo stesse usando, muove quindi un ragionevole dubbio.

Ora la domanda è abbastanza chiara: se diamo per assodato che Louis Dassilva stesse usando il suo profilo social quando erano circa le 22,16 è possibile che solo tre minuti prima stesse uccidendo Pierina Paganelli? E’ possibile che in tre minuti sia rientrato in casa, dopo essersi disfatto, non si sa bene come, della eventuale tuta che indossava, dell’arma del delitto? Ha portato tutto in casa per poi liberarsene nella notte quando sapeva che non sarebbe stato visto da nessuno?

Oppure c’erano altre persone in quel garage che hanno in qualche modo aiutato Dassilva a disfarsi di quello che ha usato per uccidere Pierina? Per la difesa queste domande sono superflue perchè il senegalese, secondo quando si vuole dimostrare, non era nel garage e non ha ucciso Pierina Paganelli. Si attende dunque anche in questo senso la decisione sulla scarcerazione anche prchè a questo si unisce, secondo il team difensivo, la caduta della cam 3 che quindi non mostra l’uomo uscire dal garage dopo l’omicidio di Pierina. E inoltre, ci sarebbe anche una testimone che avrebbe visto il box di Manuela aperto il mattino successivo con la luce accesa ma non Louis Dassilva non c’era.

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