Attualità Italiana

L’omicidio di Ilaria Sula, confessa la madre di Mark: “l’ho aiutato a pulire”

La madre di Mark sapeva dell'omicidio di Ilaria Sula e lo avrebbe aiutato a ripulire tutto. Per il momento resta estraneo ai fatti il padre del ragazzo

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ROMA – Si complica ulteriormente il quadro investigativo sull’omicidio di Ilaria Sula. Nors Manlapaz, madre di Mark Antony Samson – il 23enne reo confesso del delitto – ha ammesso durante un lungo interrogatorio di aver aiutato il figlio a ripulire le tracce di sangue nell’abitazione. «Ho sentito dei rumori e sono entrata nella stanza di Mark», ha raccontato agli inquirenti, durante le quattro ore di confronto in questura, rese più complesse anche dalla necessità di un interprete.

Una confessione spontanea, quella della donna, che aveva chiesto di essere ascoltata in seguito all’emergere di prove ormai schiaccianti contro di lei, raccolte dagli investigatori coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Al termine dell’interrogatorio, il pubblico ministero Maria Perna le ha contestato formalmente il reato di concorso nell’occultamento di cadavere.

L’omicidio di Ilaria Sula: le ultime notizie

A coinvolgere inizialmente Nors Manlapaz era stato proprio il figlio. Subito dopo il fermo, Mark Antony Samson aveva dichiarato alla Squadra Mobile: «Era in casa con me e mi ha aiutato a lavare tutto». Parole poi ritrattate nel successivo interrogatorio davanti al PM e in sede di garanzia con il giudice per le indagini preliminari. Tuttavia, le sue smentite si sono rivelate inutili: le celle telefoniche e le tracce di sangue rinvenute in diverse zone della casa – tra cui il seminterrato di via Homs – hanno confermato in maniera inequivocabile la presenza e il coinvolgimento attivo della madre nelle ore immediatamente successive al delitto.

Secondo gli inquirenti, non si esclude che la donna abbia avuto un ruolo anche nel macabro trasporto del corpo di Ilaria: dapprima avvolto in un sacco nero, poi sistemato all’interno di un trolley, infine abbandonato in una discarica a cielo aperto situata a circa 40 chilometri da Roma.

Dagli atti emergono anche tensioni personali tra la donna e la vittima. Nors Manlapaz non vedeva di buon occhio la relazione tra il figlio e Ilaria Sula: un rapporto che, a suo dire, non rispettava i canoni della tradizione filippina. Quando fu sentita inizialmente come testimone, la madre di Mark dichiarò di conoscere a malapena la ragazza e di essere stata in casa il giorno dei fatti. Una versione smentita da diverse testimonianze, secondo cui Ilaria avrebbe dormito in quell’abitazione in più di un’occasione. Inoltre è emerso che la donna non vedeva di buon grado la relazione di suo figlio anche perchè, a suo dire, questo amore con Ilaria, lo avrebbe distratto dagli studi.

Nell’ordinanza di custodia cautelare, il giudice ha sottolineato la freddezza e l’insensibilità di Mark Antony Samson nell’uccidere «brutalmente e di sorpresa una persona che si fidava di lui». Ora, con la confessione della madre, si delinea un contesto ancora più inquietante, fatto di silenzi, complicità familiari e una tragica fine per una giovane vita spezzata. La famiglia di Ilaria Sula ora aspetta giustizia e verità.

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