Liliana Resinovich è davvero uscita di casa il giorno in cui è stata uccisa? Il video da rianalizzare
A Porta a Porta si torna a parlare del famoso video che riprenderebbe Liliana Resinovich la mattina della sua scomparsa: è davvero lei la donna con la spazzatura in mano in giro per Trieste?
La puntata di Porta a Porta in onda il 15 aprile 2025 si è aperta con il caso Liliana Resinovich e una domanda: era davvero Lily la donna che si vede nel video del 14 dicembre 2021? Era davvero la moglie di Sebastiano la donna con le buste della spazzatura ripresa da un paio di telecamere a Trieste e poi sparita nel nulla? Secondo le analisi fatte da una analista forense ospite di Bruno Vespa, quella in video potrebbe non essere Liliana Resinovich. Se l’altezza della donna ripresa, in qualche modo potrebbe anche coincidere con quella della donna scomparsa, ci sono altri dati a far pensare che quella ripresa dalle telecamere di sicurezza non fosse la moglie di Visintin.
Ovviamente, se questo video non mostrasse Liliana la mattina del suo omicidio , tutto cambierebbe. Perchè potrebbe significare che la donna non è mai uscita di casa e questo spiegherebbe anche come mai i suoi cellulari sono rimasti sempre lì, sequestrati poi solo dopo qualche giorno da chi stava indagando all’epoca.
Era davvero Liliana Resinovich la donna ripresa nel video ?
Secondo l’analista forense ospite di Porta a Porta ci sarebbero dei dati che non tornano: il colore degli abiti indossati da Liliana e anche il fatto che non è mai stato possibile verificare, per via della presenza di uno scalda collo, se il volto avesse in qualche modo delle corrispondenze. Inoltre secondo i dati raccolti, la donna del video sarebbe alta 1,56 altezza che corrisponderebbe a quella di Liliana anche se i suoi parenti più volte hanno detto che la donna era più bassa.
Si era già parlato anche in passato di questo video, erano stati ben analizzati anche i pantaloni di Liliana che sembravano essere molto diversi da quelli che indossava lei quel giorno, quelli che poi aveva quando è stata uccisa appunto. E se dobbiamo pensare che sia stata uccisa lo stesso giorno della sua scomparsa, dunque il 14 dicembre, dobbiamo anche pensare che indossasse gli stessi abiti. Tra l’altro, anche l’avvocato di Claudio Sterpin ospite della puntata, ha fatto notare che ci sarebbero da fare delle riflessioni sugli orari. Il video riprende Liliana intorno alle 8,40 mentre lei alle 8,22 è ancora in casa, visto che fa la famosa telefonata al suo assistito.
Secondo il legale, non ci sarebbe stato il tempo materiale per Liliana, di raggiungere quel posto a piedi da casa sua in così poco tempo. Claudio Sterpin ha inoltre fatto notare che a una decina di metri da casa della Resinovich c’è un’isola per gettare la spazzatura, Liliana non avrebbe avuto motivi di portarsi dietro le buste per tutto quel tempo, per gettarle successivamente.
Le testimonianza su Liliana Resinovich
Ricordiamo che ci sono anche delle testimonianze, come quella di una fruttivendola che ammette di aver visto Liliana la mattina della scomparsa, passare proprio in un orario molto simile a quello del video, quella però era una strada che la donna faceva spesso, per cui i ricordi potrebbero essersi sovrapposti. Certo è che se la donna del video non fosse Liliana, ogni scenario potrebbe cambiare.
Esisterebbe una sua sosia a Trieste, che in tre anni e mezzo non si è mai riconosciuta ( difficile che fosse una persona di passaggio, una turista, considerando che eravamo in pieno covid), oppure c’è persino da pensare, come una suggestione lanciata da Pino Rinaldi nel corso della puntata, che qualcuno abbia aiutato l’assassino di Liliana Resinovich e che quella donna è una complice dell’assassino?