La pizza più buona in Italia la fanno a Verona: Napoli in rivolta
Secondo il Gambero Rosso la migliore pizza viene sfornata in un locale di Verona. I pizzaioli napoletani però non ci stanno
Volete sapere dove fanno la pizza più buona in Italia? La fanno a Verona, almeno secondo gli esperti del Gambero Rosso che hanno deciso di premiare un ristorante veronese capace di servire ai clienti la pizza più buona. Come potrete immaginare i pizzaioli napoletani non ci stanno e minacciano rivolta. Del resto da decenni si pensa che la vera pizza è quella napoletana ma a quanto pare con il passare del tempo anche in altre regioni di Italia sono arrivati dei pizzaioli degni di nota. Secondo gli esperti del Gambero Rosso la pizza più buona in Italia viene sfornata nel locale I Tigli di San Bonifacio, e poi seguono l’Antica Osteria Pepe di Caiazzo (Caserta) e due locali romani Sforno e La Fucina. E Napoli?
I pizzaioli napoletani non ci stanno e minacciano di protestare accusando il presidente del Gambero rosso di non aver fatto le scelte giuste. Ci sarebbero motivi politici anche nella scelta fatta dai grandi intenditori culinari ma secondo il nostro modesto parere non è così, anche se potremmo ovviamente sbagliare. I pizzaioli scendono in piazza e offrono ai passanti la classica pizza napoletana per dimostrare che questa volta gli esperti hanno sbagliato.
«Che a Napoli e provincia non ci sia nemmeno una pizzeria degna di essere segnalata dal Gambero Rosso appare surreale e incredibile – queste le parole del pizzaiolo Gino Sorbillo e dell’ex assessore all’agricoltura della Provincia di Napoli ed attuale commissario campano dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli -. Delle due l’una: o gli esperti della guida culinaria hanno voluto denigrare la nostra città oppure come è già successo con il riconoscimento della Pizza a specialità garantita c’è l’ennesima operazione politica che tende a denigrare e a minimizzare il ruolo della pizza e dei pizzaioli napoletani. Non a caso vengono premiate pizzerie del Veneto da sempre territorio e base elettorale leghista».
Razzismo? Motivi politici? Perchè non ammettere che ci possa essere una pizzeria degna di questo riconoscimento? Il titolare della pizzeria veronese non si scompone: il suo locale dal 2004 ha questo riconoscimento, in più ci sono solo gli spicchi quest’anno. Come andrà a finire questa storia?