Il giallo di Monopoli: c’è un legame tra la scomparsa di Paolo Dragone e la morte di Enrico Galati?
E' un vero giallo quello che arriva dalla Puglia: un uomo scompare a Monopoli, tre giorni dopo il suo ex si toglie la vita gettandosi sotto un treno. Le ultime notizie sulla storia di Paolo Dragone ed Enrico Galati
Un vero giallo in Puglia, da Monopoli al Salento. Una scomparsa e un suicidio che potrebbero essere in qualche modo legati. I fatti: il 22 maggio 2016 Enrico Galati, un pizzaiolo di Melissano ( provincia di Lecce) che da anni lavora in Germania, si butta sotto un treno ad alta velocità nella stazione di Nola di Bari. Il capotreno non ha dubbi: si tratta di suicidio. Del corpo resta ben poco quindi va precisato che l’uomo potrebbe essere Galati: lo si deduce dal fatto che ci siano dei documenti, che ci sia nella stazione la macchina che aveva noleggiato per muoversi in questo suo ritorno in terra natia. Ma i risultati del test del dna non sono ancora arrivati e non sappiamo con certezza se davvero l’uomo travolto dal treno sia appunto Galati. Tre giorni prima scompare da Monopoli Paolo Dragone, un impiegato comunale ben voluto da tutti; viene descritto da colleghi e vicini come un uomo tranquillo. Ma qual è il legame tra questi due uomini? In passato hanno avuto una relazione. Paolo ed Enrico vivevano nella stessa casa a Monopoli, pare avessero vissuto insieme dal 2005 ma che da un paio di anni avessero interrotto la relazione restando in buoni rapporti. E’ possibile quindi che si tratti di un omicidio-suicidio? La strada che fa pensare a questa ipotesi si lega anche a due macchie di sangue ritrovate sul pianerottolo dell’abitazione di Dragone. Anche in questo caso va detto che gli esami del dna non sono arrivati per cui non si sa ancora se il sangue è quello dell’impiegato di Monopoli. I vicini di casa dicono che prima della sua scomparsa, il 19 maggio, lo hanno sentito urlare, ma non sanno se avesse di fronte una persona o se stesse semplicemente al telefono.
Importanti in queste ore saranno anche i tabulati telefonici che potranno svelare alcuni misteri di quella che sembra davvero una storia intricata: Enrico e Paolo sono stati nello stesso posto prima del suicidio e della scomparsa? E se davvero Enrico avesse ucciso Paolo, che ne avrebbe fatto del suo corpo? Secondo le prime indiscrezioni, nell’auto noleggiata dal Galati, ritrovata nella stazione di Nola, non ci sarebbero tracce ematiche, non ci sarebbe nulla che possa far pensare al trasporto di un cadavere ma come detto in precedenza, gli esami del dna devono ancora dare tutte le risposte del caso.