Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi e la strana telefonata ma spiegata
C'è una telefonata del giorno dell'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco che poteva forse raccontare qualcosa di diverso sulla morte della ragazza? Ecco che cosa emerge
Sulla stampa si torna a parlare di una strana telefonata che riguarda il caso di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi, se ne parla anche nel corso della trasmissione Storie Italiane di oggi, con la presenza dell’avvocato di Andrea Sempio e de legale che difende Alberto Stasi. Ma di che cosa si tratta? E’ tornato in auge quello che sarebbe un verbale del 25 agosto di quell’anno, in cui un giovane di Garlasco, legato alla cerchia di conoscenti che ruotavano attorno a persone vicine alla vittima, racconta ai carabinieri di un episodio avvenuto poche ore dopo il ritrovamento del cadavere di Chiara ( ricordiamo che il cadavere di Chiara viene ritrovato intorno alle 13.50 da Alberto Stasi, il fidanzato condannato in via definitiva a 16 annidi carcere ).
Perchè il verbale nel quale si parla di questa telefonata, diventa oggi di nuovo centrale? Perchè nel verbale viene fatto il nome di Andrea. E visto che Andrea Sempio è oggi indagato per concorso in omicidio, si torna dunque a parlare anche di questo episodio.
Garlasco: la telefonata misteriosa con una donna che chiede aiuto ad Andrea e parla di Chiara Poggi
«Ricordo che il 13 agosto 2007 verso le 15.30-16 ho ricevuto sul mio cellulare una telefonata con numero privato», mette a sommarie informazioni il teste. «Ho aperto la comunicazione e ho sentito una voce femminile che disperata diceva direttamente: “È morta… aveva solo 25 anni, era a casa da sola”. Non avendo riconosciuto la voce immediatamente chiedevo chi parlava all’apparecchio e solo allora avevo in risposta “Andrea aiutami”. Rispondevo che non ero Andrea ma Alessandro, richiedendo chi fosse al telefono…», dice il giovane, il quale rivela ai carabinieri l’identità dell’interlocutrice e mostra un messaggio successivo che la ragazza gli avrebbe mandato, scusandosi per averlo chiamato, nonché altre chiamate che lo avrebbero infastidito fino a sera.
A Storie Italiane la chiamata a Garlasco nel giorno dell’omicidio
Di questo parla quindi anche Eleonora Daniele nella puntata di Storie Italiane del 24 marzo. E’ possibile che qualcuno stesse provando a chiamare Andrea Sempio e che abbia invece chiamato il testimone, Alessandro, il cui magari numeri era vicino in rubrica? Il significato di quella telefonata non è mai stato approfondito, né è stato preso in considerazione il suggestivo collegamento tra quel nome e quello di altre persone che, in quelle settimane, erano già state sentite per ricostruire le ultime ore di vita di Chiara. Solo una settimana prima, d’altronde, era stato convocato Andrea Sempio, per chiarire come mai avesse fatto tre telefonate a casa Poggi, emerse dai tabulati, nei giorni successivi alla partenza per le vacanze del suo amico Marco, fratello della vittima. Oggi però, visto che Andra Sempio è indagato per concorso in omicidio con Stasi o con altre persone, questa telefonata fa di nuovo discutere. E’ davvero possibile che in questa storia ci sia un’altra persona coinvolta, una donna?
Secondo l’avvocato di Alberto Stasi, questa telefonata non è arrivata ai giudici perchè non era una telefonata arrivata dalla scena del crimine: “sono le tre e mezza del pomeriggio, a quell’ora a casa di Chiara c’erano i Carabinieri”. Eleonora Daniele ha ribadito: “potrebbe essere tutto, come potrebbe non essere niente“. “Preciso che questa telefonata non è avvenuta sulla scena del crimine, i processi si fanno con il materiale che gli investigatori forniscono, se i giudici non hanno mai visto questa intercettazione non hanno potuto giudicarla” ha spiegato l’avvocato di Alberto Stasi.
“Io non conoscono i contenuti di questa telefonata ma mi sembra di capire che è delle 3 del pomeriggio, chiede aiuto questa presunta assassina ma di che cosa? E poi Andrea ce ne sono diecimila” ha invece commentato l’avvocato di Sempio. “Qui si vuole in maniera sommessa che di argomenti non approfonditi all’epoca ce ne sono di centinaia” ha fatto notare l’avvocato di Stasi. A Garlasco tante cose sono state sottovalutate e adesso forse sono arrivate altre persone che vogliono approfondire quello che non è stato approfondito.