Francesco Totti accusato di pagare in nero i vigili urbani per proteggere il figlio Christian
Francesco Totti avrebbe pagato in nero alcuni vigili urbani con il compito di monitorare gli spostamenti del piccolo Christian
Iniziamo col difendere Francesco Totti perché un padre farebbe di tutto per proteggere i propri figli, e il capitano della Roma per timore che il piccolo Christian potesse essere rapito avrebbe pagato in nero alcuni vigili urbani. Il piccolo Totti aveva una specie di scorta che monitorava i suoi spostamenti. Il nome del calciatore salta fuori nell’inchiesta Mafia Capitale e a farlo è Luca Odevaine, l’ex vice capo di Gabinetto ai tempi un cui a Roma era sindaco Walter Veltroni. Odevaine oggi è imputato nell’inchiesta e durante l’interrogatorio tenuto in carcere il 15 ottobre scorso ha raccontato di un presunto tentativo di rapimento del figlio di Francesco Totti.
Perché spunta di nuovo fuori il nome di capitan Totti se già ad agosto Salvatore Buzzi, altro imputato in Mafia Capitale, aveva raccontato del tentativo di rapimento di Christian? Sono i particolari della vicenda che fanno riemergere tutto. Siamo a cavallo tra il 2008 e il 2010 e Totti viene a conoscenza della voce che riguarda sua figlio.