Claudio Sterpin su Sebastiano Visintin indagato: “da 3 anni aspettavo questo momento”
Claudio Sterpin commenta la svolta nel caso sulla morte di Liliana Resinovich: adesso Sebastiano Visintin è indagato
I legali di Sebastiano Visintin pensavano che la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, sarebbe rimasta “segreta” almeno per qualche altro giorno. E invece oggi tutti ne parlano, anche Claudio Sterpin che ha commentato la notizia. Lo stesso ha fatto ieri sera in diretta a Quarto Grado, il marito di Liliana Resinovich che non ha avuto molto da dire. Spera che si faccia un buon lavoro, non sa che cosa hanno preso dalla sua casa durante la perquisizione e si affida ai suoi legali fiducioso.
La stessa fiducia che ha Claudio Sterpin, seppur riposta in modo diverso, perchè quello che tutti chiamano l’amico speciale di Liliana, si aspetta che ci sia un’altra svolta. Forse un arresto visto che da anni si è schierato insieme alla famiglia di Liliana contro il marito della donna. “Finalmente, sono tre anni che aspetto questo momento” sarebbe stato il primo commento di Claudio Sterpin che da sempre ribadisce in tv di essere anche disposto a essere indagato, pur di fare chiarezza su quanto successo a Lily.
Claudio Sterpin commenta la decisione della procura
“Finalmente! Da tre anni aspettavo questo momento. Bene, anche se è sempre troppo tardi perché questa cosa dovevano farla gli investigatori di allora e invece si sono dimostrati almeno negligenti, altrimenti si sarebbero accorti di tutte le incongruenze” ha detto Claudio Sterpin.
L’uomo ha ricordato che sin dall’inizio di questa vicenda, insieme alla famiglia di Liliana, si è battuto per impedire che il caso fosse archiviato come suicidio. E ringrazia Sergio e i parenti della Resinovich che hanno lottato fino ad arrivare a una prima verità: Liliana non si è tolta la vita ma è stata uccisa e adesso si dovrà dimostrare chi le ha fatto del male e perchè.
“Allo stato ci troviamo di fronte ad un mutamento di ruolo del Signor Visintin che viviamo come espressione di un atto dovuto, che stupisce a distanza di così tanto tempo dall’originaria iscrizione di reato – ha detto il suo avvocato difensore -. Siamo sereni perché assolutamente estranei dall’ipotesi delittuosa odierna, ci chiediamo però perché proprio Sebastiano, perché solo lui. Attendiamo di conoscere le motivazione di questa inaspettata virata di indagine“.
“Quella mattina aspettavo Lilli, sono stato in casa tutta la mattina. È successo altre volte che non potesse raggiungermi ma mi aveva sempre avvisato, invece quella mattina non lo ha fatto. Poi, in tarda mattinata sono uscito. Se mi indagano … ben venga” ha detto Claudio Sterpin che si è sempre detto disponibile a raccontare tutto, a consegnare il suo cellulare, a collaborare con chi indaga senza remore perchè non ha nulla da nascondere.
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