Andrea Sempio a Storie Italiane ribadisce la sua verità sull’omicidio di Chiara Poggi
Torna in tv Andrea Sempio e lo fa nel corso della puntata di Storie Italiane del 25 marzo ribadendo la sua verità
E’ decisamente molto scosso Andrea Sempio che non si aspettava di essere di nuovo protagonista di un caso di cronaca che ha fatto parlare per anni l’Italia intera e che ancora oggi, è sulla bocca di tutti. Oggi parla a Storie Italiane e sottolinea come per la seconda volta, la sua vita sia stata stravolta. Era iniziato e finito tutto dopo l’omicidio di Chiara Poggi, quando era riuscito a dimostrare che nulla aveva a che fare con la morte della ragazza; è ricominciato di nuovo tutto pochi mesi fa quando è stato convocato per un documento giudiziario da ritirare, spiega, e si è ritrovato invece a essere iscritto nel registro degli indagati, di nuovo, ma questa volta per concorso in omicidio.
Andrea Sempio a Storie Italiane
Racconta sempre le stesse cose Andrea Sempio perchè non può dire nulla di diverso rispetto al passato. Il giro in macchina a Vigevano, lo scontrino ritrovato da suo padre e poi conservato, le telefonate a casa di Chiara Poggi, tutte circostanze che ha spiegato e che non pensava di dover di nuovo chiarire, quasi 20 anni dopo i fatti.
“Chiara l’ho incontrata in casa non più di una decina di volte, se ci fosse davvero il mio dna, dovreste averne tanto, non una parte minima” spiega Andrea Sempio nella sua intervista a Storie Italiane che ricorda il giorno in cui Chiara Poggi è stata uccisa. Il 13 agosto del 2007 era tutto normale fino a quando poi, tutto improvvisamente è cambiato. “io ho fatto il mio giro a Vigevano anche per passare la giornata, era andato tutto bene fino al primo pomeriggio fino a quando iniziano a circolare le voci, voci dei vicini, di paese, da lì si è sconvolto tutto. Non ricordo di preciso se mio padre era a casa, aveva la sua officina quindi magari era a casa con me ma non eravamo insieme sul divano” ha spiegato in merito a quelle che secondo molti sono le sue contraddizioni.
Andrea Sempio e la storia dello scontrino
“Questa cosa dello scontrino è stata presentata come un alibi, il mio tentativo di costruirlo ma quello non è un alibi. Io ho solo detto che ero stato a Vigevano e lo scontrino prova questo. Se me lo avessero chiesto la settimana dopo, lo avrei dato la settimana dopo. E’ stata mia mamma a dire di conservalo, se fossi andato al cinema avrei usato il biglietto del cinema, chi direbbe non lo uso...” ha continuano Andrea Sempio.
Le telefonate di Andrea Sempio a casa Poggi
Ricorda anche le tre chiamate fatte Andrea Sempio e spiega, cose già dette. La prima era durata pochi secondi, aveva in rubrica Poggi casa e Poggi cellulare, e ha sbagliato sul numero di casa invece che sul cellulare. “Ho tentato di contattare Marco non mi partiva neanche la chiamata e quindi ho provato a richiamare a casa, ho chiesto se ci fosse Marco, è durata 4 secondi “. Poi c’è stata l’unica vera chiamata, spiega Sempio, che non sapeva quando il suo amico sarebbe rientrato. “E’ durata una ventina di secondi chiamo e chiedo quando sarebbe tornato e da quel momento lì io non ho più chiamato, ma se anche uno vuole vedere della malizia, io cosa me ne faccio di una chiamata di pochi secondi tanti giorni prima. Io che cosa ne sapevo che lei non fosse stata in casa con il suo moroso, cosa avevo di utile per organizzare un omicidio?” aggiunge Andrea Sempio.
Ribadisce che non sapeva molto del viaggio di Marco e della sua famiglia, non sapeva quando sarebbe rientrato il suo amico, si trattava di una semplice vacanza estiva.