Attualità Italiana

Omicidio Chiara Poggi non solo il dna sotto le unghie: perchè si indaga, i nuovi elementi

Quali sono i nuovi elementi che hanno portato la procura di Pavia a iscrivere nel registro degli indagati Andrea Sempio per l'omicidio di Chiara Poggi e a procedere con nuovi accertamenti?

omicidio garlasco chiara poggi

Diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, il caso torna sotto i riflettori con un clamoroso sviluppo. La procura di Pavia ha deciso di riaprire le indagini e ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, oggi 37enne, amico del fratello della vittima. Il suo nome era già emerso nel 2016, quando la difesa di Alberto Stasi – l’ex fidanzato di Chiara e unico condannato in via definitiva a 16 anni – lo aveva collegato al profilo del DNA trovato sotto le unghie della ragazza. Tuttavia, all’epoca la procura aveva archiviato il caso, ritenendo quel reperto «inutilizzabile» in assenza di confronti o nuove analisi.

Andrea Sempio nelle poche interviste rilasciate in questi anni, ha sempre detto di non aver mai avuto nessun contatto con Chiara, se non qualche saluto quando i due si ritrovavano nella stessa casa, mentre era in vista al fratello di lei. Eppure, secondo la difesa di Stasi, ci sarebbero sempre stati degli elementi per indagare anche in quella direzione. Oggi a quanto pare, i nuovi elementi hanno portato la procura a fare degli accertamenti.

L’omicidio di Chiara Poggi: un nuovo fronte investigativo della procura di Pavia

A far ripartire le indagini è stata un’istanza presentata dagli avvocati di Stasi, Antonio De Renzis e Giada Bocellari, basata su una consulenza genetica condotta da Ugo Ricci e dal celebre esperto tedesco Lutz Roewer. Gli studi hanno evidenziato una corrispondenza tra il DNA rinvenuto e quello di Sempio, portando il procuratore capo Fabio Napoleone a riaprire il caso e ad affidare nuovi accertamenti ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Una successiva perizia della procura ha poi confermato che il DNA è effettivamente utilizzabile in sede giudiziaria e compatibile con quello di Sempio.

La riapertura del fascicolo

Di fronte a questi elementi, il procuratore aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano hanno chiesto al gip la riapertura del fascicolo su Sempio. Una richiesta inizialmente respinta due volte – il 28 febbraio e il 9 maggio 2024 – ma poi accolta dalla Cassazione il 12 settembre, garantendo all’indagato il diritto di partecipare agli accertamenti biologici.

Martedì scorso è arrivato per Sempio l’avviso di garanzia con l’accusa di «omicidio volontario in concorso con altri soggetti o con Alberto Stasi (già condannato separatamente)». Convocato in caserma per il prelievo del DNA e delle impronte digitali, ha rifiutato di sottoporsi ai test. Tuttavia, giovedì il gip di Pavia ha disposto il «prelievo coatto», previsto per domani davanti ai carabinieri, a cui l’indagato non potrà opporsi.

Oltre all’elemento genetico, gli investigatori starebbero valutando altri indizi, tra cui alcune telefonate ritenute sospette fatte da Sempio alla famiglia Poggi prima del delitto e alcune tracce mai analizzate prima. Ed è in questi nuovi elementi che potrebbe nascondersi la svolta in questo caso, 18 anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi.

Omicidio Chiara Poggi, il commento di Stasi: «È una questione di verità»

Mentre le indagini prendono una nuova direzione, tre vite sono nuovamente sconvolte: la famiglia Poggi, che dopo 18 anni si ritrova ad affrontare una ferita mai rimarginata continua comunque a credere nella colpevolezza di Alberto Stasi; Andrea Sempio, che si dice «allibito e sconvolto» per l’accusa; e Alberto Stasi, oggi 42enne, che vede in questa svolta investigativa una possibilità di riscatto.

«La mia pena è quasi scontata», ha dichiarato Stasi ai suoi legali. «Ora è solo una questione di verità. Finalmente si indagherà su ciò che abbiamo sempre sostenuto. Ho piena fiducia nel lavoro degli inquirenti».

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.