Attualità Italiana

Gino Cecchettin e l’addio a nonna Carla: la morte di Giulia, un dolore troppo grande anche per lei

Con la voce rotta dall'emozione e dalla commozione, Gino Cecchettin dice addio alla sua amata mamma. Per nonna Carla il dolore per la perdita di Giulia è stato immenso, forse impossibile da sopportare

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Nel giorno dell’ultimo saluto a Carla Gatto, madre di Gino Cecchettin e nonna di Giulia, le parole del figlio hanno riempito la piccola chiesa di Beverare di un silenzio carico di commozione. “Mia madre si è sempre messa in coda a tutti, aveva dei sogni, stava aspettando il momento giusto per realizzarli: scrivere, dipingere… Prima ha fatto la mamma, poi si è occupata di papà, di noi figli, sembrava che fosse arrivato il momento giusto per lei, poi l’immenso dolore della morte di Giulia, perfino lei, che è stata sempre la più forte di tutti, non ha saputo più dove aggrapparsi”. Un tributo doloroso e intenso, che restituisce il ritratto di una donna che ha vissuto per la sua famiglia, sacrificando se stessa fino all’ultimo.

Le parole di Gino Cecchettin per nonna Carla

La chiesa gremita ha accolto centinaia di persone: amici di Carla, di Gino e della famiglia, volti segnati dalla tristezza e dalla memoria di una donna forte e generosa. Tra i presenti, anche Davide, il figlio minore, il cui sguardo solenne e la statura lo rendono sempre più simile al padre. Assente invece Elena, la figlia che con la sua forza ha sempre sostenuto la famiglia. La cerimonia è iniziata con le parole di don Giuliano Gualmini: “Non siamo qui solo per dirci quanto Carla fosse meravigliosa per noi, ma per dirci quanto sia stata, e sia ancora di più oggi, amata dal Padre”.

Carla Gatto aveva sempre trovato la forza di sostenere la sua famiglia, anche nei giorni più bui della scomparsa di Giulia. Era stata lei ad aprire il cancello della casa di Vigonovo ai giornalisti quella mattina del 13 novembre 2023, quando l’angoscia per la nipote si trasformò in un presagio di tragedia. Era stata lei a pronunciare con voce ferma e spezzata: “Giulia lo aveva lasciato, voleva solo studiare, non voleva fermarsi…“, parole che pesavano come pietre, raccontando la volontà di sua nipote di sottrarsi al controllo di chi invece la voleva possedere.

Gino Cecchettin, con il dolore inciso nella voce, ha voluto restituire l’immagine completa di sua madre, andando oltre il ruolo di moglie e madre, raccontando i suoi sogni rimasti a lungo chiusi in un cassetto. “Mia madre ha sempre avuto molti sogni, ma è cresciuta in un periodo in cui essere madre e moglie non lasciava spazio ad altre ambizioni, ha sacrificato tutto per noi, ma senza dimenticare il suo ‘zaino’ di desideri che prima o poi avrebbe realizzato“, ha raccontato. Poi il ricordo si è fatto ancora più intimo: “Un giorno, quando sono diventato grande, sono tornato a casa e ho trovato delle tele e le ho chiesto che cosa stesse facendo, e lei mi ha risposto: ‘Dipingo, forse ho trovato un po’ di tempo per me'”.

Le sue parole hanno toccato il cuore di tutti, un tributo sofferto, ma inevitabile: quello di un figlio che saluta la madre anziana, una perdita che fa parte del ciclo della vita. Un dolore che non assomiglia però a quello della perdita di sua moglie Monica, troppo prematura, e di sua figlia Giulia, strappatagli via con una violenza che non ha spiegazioni. Un altro addio, un altro peso sul cuore di un uomo che, nonostante tutto, continua a trovare le parole per dare voce a chi non c’è più. Non ha nascosto Gino Cecchettin nel suo discorso di addio alla sua amata mamma, che la morte di Giulia l’ha segnata per sempre. E forse, anche questa morte prematura, è la conseguenza di un dolore troppo grande da sopportare.

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