Il ginecologo suicida dopo la morte della neonata a Brescia e le ricerche su Sara Pedri
Si indaga per capire quale legame ci sia tra il ginecologo di Brescia che si è tolto la vita e Sara Pedri: perchè quelle ricerche e perchè quel posto per il gesto estremo?
Una tragedia dai contorni ancora da chiarire si è consumata tra Brescia e Trento nel giro di pochi giorni. In pochi giorni sulle pagine di cronaca abbiamo dovuto raccontare la storia di una neonata morta dopo il parto e poi quella di un ginecologo che si è tolto la vita. Era nella sala parto.
Il 31 gennaio, una neonata è venuta alla luce in stato di ipossia all’ospedale di Desenzano e, nonostante il trasferimento d’urgenza all’ospedale Civile di Brescia, è deceduta poco dopo. La vicenda ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di dieci operatori sanitari, tra medici e infermieri, accusati di omicidio colposo.
A presentare la denuncia sono stati i genitori della piccola, convinti che vi siano state gravi negligenze durante il parto, con particolare riferimento all’uso della ventosa. La Procura di Brescia ha immediatamente avviato un’inchiesta, disponendo anche il sequestro della cartella clinica per ricostruire con esattezza le dinamiche dell’intervento medico.
Il suicidio del ginecologo e il mistero delle ricerche su Sara Pedri
Solo tre giorni dopo questa drammatica vicenda, un ginecologo coinvolto nel parto è stato trovato senza vita dopo essersi lanciato dal ponte di Castellaz, in provincia di Trento. L’uomo, 39 anni, aveva lasciato l’auto in sicurezza prima di compiere l’estremo gesto, precipitando per 115 metri nel vuoto.
Gli inquirenti stanno cercando di capire se il suicidio possa essere collegato all’inchiesta aperta sulla morte della neonata o se vi siano altri fattori in gioco. A rendere ancora più enigmatico il quadro è un dettaglio inquietante: nei giorni precedenti alla sua morte, il medico aveva effettuato ricerche online sulla scomparsa di Sara Pedri, la ginecologa di 32 anni svanita nel nulla il 4 marzo 2021 nei pressi di Cles, proprio nella zona in cui lui ha scelto di togliersi la vita.
Un possibile filo conduttore tra le due vicende su cui la magistratura vuole fare luce. Nel frattempo, la Procura di Brescia ha acquisito anche gli atti dell’indagine aperta dai colleghi di Trento, per comprendere se vi siano legami tra i due episodi o se si tratti di una tragica coincidenza. Le indagini sono in corso e al momento nessuna ipotesi è esclusa.
Ricordiamo che Sara Pedri è scomparsa nel nulla mentre la sua macchina è stata trovata proprio vicino a quel ponte. La storia della giovane però è diversa. Aveva subito pressioni sul lavoro, come hanno raccontato i suoi familiari e, stanca di una situazione che non era riuscita più a reggere, avrebbe deciso di togliersi la vita. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. Il ginecologo di Brescia, poco prima di recarsi in quel luogo per togliersi la vita, ha cercato appunto notizie sulla morte di Sara. Bisognerà comprendere meglio perchè ha scelto proprio quel posto.