Parla il cognato di Rosa Vespa: “lei ha confessato in casa, stavamo per chiamare la polizia”
Il cognato di Rosa Vespa racconta cosa stava succedendo in quella casa prima dell'arrivo della polizia: "lei aveva confessato"
E’ una storia ancora molto confusa quella di Rosa Vespa e del rapimento della piccola Sofia, di quello che è successo nella clinica ma soprattutto nelle settimane precedenti e durante quella festa alla quale i suoi parenti stavano partecipando. Oggi il cognato della donna che ha rapito la bambina dalla clinica di Cosenza racconta di quegli attimi concitati che hanno portato all’arresto della Vespa. “Ho guardato il neonato e ho capito che non era lo stesso che lei ci aveva mostrato nei video ” ha detto l’uomo a Repubblica. Ha anche aggiunto che ha chiesto spiegazioni, perchè durante quella festicciola, sui social, si era già diffusa la voce del rapimento.
Erano anche finiti in rete i video del rapimento e l’uomo spiega che ha chiesto spiegazioni alla cognata che ha confessato tutto in casa: “si sono io la donna dei video”. Eppure i poliziotti che sono arrivati a casa di Rosa Vespa e del marito, hanno raccontato di una festicciola in pieno corso, non di un clima teso in casa, non sembrava che qualcuno stesse per chiamare le forze dell’ordine e per denunciare i fatti. Nel frattempo la donna scagiona tutta la sua famiglia, dice di aver fatto tutto da sola e vuole difendere anche il marito che, secondo il suo racconto, nulla sapeva del suo diabolico piano.
Parla il cognato di Rosa Vespa
“Tutti seguivamo sui social la vicenda della neonata sequestrata in clinica – ha proseguito il racconto il cognato di Rosa, marito della sorella -. Il viso di Ansel era simile alle foto di quella neonata pubblicate in rete. Ma quello che ha fatto crescere i miei sospetti sono state le immagini riprese dalla rete. Però già da tempo pensavamo che ci fosse qualcosa di strano. Rosa non ci sembrava sincera” ha detto il cognato di Rosa Vespa a Repubblica. Tra l’altro la donna, se anche non fosse stata smascherata, avrebbe dovuto spiegare come mai, in braccio, avesse una femminuccia e non un maschietto.
Intanto chi indaga ha sequestrato i cellulari di Rosa e di suo marito per capire se davvero l’uomo, come ha raccontato dopo l’arresto, è stato manipolato e non sapesse nulla di quello che era successo. Ci cercherà anche di capire se è vero che Rosa era rimasta incinta e aveva perso il bambino, anche se gli inquirenti dubitano che questa parte del racconto possa essere vera e pensato che la Vespa si sia inventata tutto anche in questo caso. I vicini di casa raccontano di video mostrati, di ecografie. Ecco dunque, la domanda sorge spontanea: è possibile che suo marito non fosse mai presente durante una visita di Rosa Vespa? Come ha fatto a non rendersi conto di nulla? Il datore di lavoro di Moses sembra non avere dubbi e lo scagiona: “era felicissimo per la nascita del bambino, ha offerto a tutti i suoi colleghi da bere e non vedeva l’ora di diventare padre. E’ una brava persona, lei lo ha ingannato” racconta in tv.
La piccola Sofia è tornata a casa, circondata dall’amore della sua famiglia ma su questa intricata vicenda che ha avuto un lieto fine, restano però ancora troppi dubbi e le risposte se non arriveranno da Rosa Vespa, arriveranno da chi indaga.