Il marito di Rosa Vespa nega tutto: “Non sapevo nulla del rapimento, mi ha rovinato la vita”
Il marito di Rosa Vespa avrebbe negato di essere coinvolto nel rapimento della piccola Sofia : " mi ha rovinato la vita" avrebbe detto
Per chi indaga non ci sono dubbi: Rosa Vespa e suo marito Acqua Moses hanno organizzato tutto nei dettagli, il rapimento della piccola Sofia e tutto quello che è accaduto prima e dopo. Ma l’uomo avrebbe negato, avrebbe detto che non sapeva del piano della donna, che non sapeva che cosa stesse accadendo. Pensava che fosse nato il suo bambino. Quindi per 9 mesi l’uomo non si è accorto che sua moglie non era incinta, non ha mai partecipato a una visita ginecologica con lei?
Ci sarebbe un’altra verità: Rosa ha raccontato che era realmente incinta ma che avrebbe perso il bambino qualche giorno fa per questo poi, sarebbe andata a dormire in un albergo, nella notte in cui dice di aver dato alla luce nella clinica suo figlio. Questo spiegherebbe, se mai fosse vero, il perchè il marito e i vicini di casa, non avevano avuto dubbi. La donna infatti aveva mostrato ecografie, esami. Aveva comprato il completino, scelto il nome del piccolino in onore di suo padre, parlato con tutti i questa festa e organizzato anche il ritorno a casa, dal fiocco azzurro ai dolci per accogliere il bambino. Poi l’annuncio su FB e una foto, i due manine, presa quasi certamente dai social. Ai parenti avrebbe detto che nella clinica c’era il covid e che dunque non si poteva entrare.
Il marito di Rosa Vespa: che cosa sapeva, che cosa ha fatto e quanto è coinvolto?
Ai parenti Rosa avrebbe inoltre detto che il piccolo sarebbe dovuto restare in clinica per più tempo per dei problemi e che poi lei e suo marito sarebbero andati a prenderlo proprio il giorno in cui la piccola Sofia è stata rapita. Non ci saranno difficoltà da parte delle forze dell’ordine a dimostrare se davvero Rosa fosse incinta e se abbia perso un bambino.
La donna è assistita dall’avvocata Teresa Gallucci mentre l’uomo dall’avvocato Gianluca Garritano. Gli investigatori della Squadra mobile, intanto, stanno indagando per chiarire tutti gli aspetti della vicenda, a cominciare dal ruolo avuto da Moses nella vicenda. L’uomo, al momento dell’arrivo della Polizia nel suo appartamento, mentre era in corso una festa per l’ingresso in casa di quello che, secondo Rosa, doveva essere suo figlio Ansel, è apparso sorpreso di quanto accaduto ed avrebbe detto di non sapere che dentro la tutina azzurra non c’era suo figlio ma Sofia, la neonata rapita poco prima nella clinica Sacro cuore.
“Io penso che l’uomo abbia partecipato in concorso dal primo all’ultimo momento di questa storia” ha detto Roberta Bruzzone nel corso della puntata di oggi de La vita in diretta. Saranno gli inquirenti a capire, a mettere insieme tutti i pezzi ma ci sono pochi dubbi sul fatto che Moses avesse ben chiare le intenzioni della moglie. Non si è chiesto come mai, Rosa Vespa, abbia cambiato la tutina rosa della piccola, mettendogli un completo azzurro in macchina, ancora prima di tornare a casa? Il datore di lavoro dell’uomo prende le sue difese: “secondo me è stato manipolato, lui è una brava persona” ha detto in tv.