Martina Ciontoli detenuta modello esce dal carcere per lavorare in un bar: genitori di Marco amareggiati
Lascia il carcere per andare a lavorare in un bar Martina Ciontoli: la reazione dei genitori di Marco Vannini è durissima
Dopo tre anni di detenzione, Martina Ciontoli, che in carcere si è anche laureata con 110 e lode, ha ottenuto il permesso per uscire e andare a lavorare in un bar del ministero dalle 7 del mattino alle 14 del pomeriggio. Viene considerata a tutti gli effetti una detenuta modello. Questa notizia, non ha fatto piacere ai genitori di Marco Vannini che tramite una intervista al Messaggero hanno commentato la notizia, ricordando che la ragazza non si è mai scusata per quello che è successo al suo fidanzato e non ha mai scritto un solo pensiero a Marina o a Valerio.
“Martina Ciontoli detenuta modello? Non credo lo meriti, non ci ha mai scritto nemmeno una lettera di scuse o di pentimento” sono state queste le parole di Marina, la mamma di Marco Vannini al Messaggero. Ricordiamo che Martina Ciontoli è stata condannata a 9 anni e 4 mesi di carcere per omicidio in concorso insieme alla madre e al fratello (14 anni per omicidio volontario con dolo eventuale sono stati invece comminati al padre Antonio che premette il grilletto colpendo a morte il fidanzato della ragazza, Marco Vannini, ritardando la chiamata ai soccorsi); la ragazza, come detto in precedenza, lavorerà in un bar nei giorni feriali durante la giornata, e tornerà in cella la sera.
Martina Ciontoli può lavorare fuori dal carcere
“Quello che ci domandiamo con mio marito Valerio è come possa essere considerata detenuta modello proprio lei che non ci ha mai cercato, nemmeno per dirci che le dispiaceva per quanto accaduto” hanno detto i genitori di Marco Vannini nella loro intervista, dopo aver appreso la novità sul futuro della ragazza.
La mamma di Marco Vannini non crede in nessun modo che Martina Ciontoli in questi anni si sia pentita per quello che è successo a suo figlio: “È in carcere da maggio del 2021 e non ha mai avuto un segno di pentimento, nemmeno in questi tre anni e mezzo. Ce lo saremmo aspettato ma niente, almeno il fratello durante il processo una letterina l’ha letta. Visto che ora ha ricevuto questa sorta di premio, diventando in cella un modello da seguire, avrà una coscienza per dirci esattamente quello che è avvenuto in quella casa la sera in cui è morto mio figlio“.
Non è la prima volta che si parla di genitori indignati per quello che succede a chi, secondo la legge, ha commesso un reato. Ricorderete che si parlò tanto anche del nuovo lavoro di Alberto Stasi, condannato per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. Anche Stasi lascia il carcere per andare a lavorare fuori. E ha fatto scalpore di recente, il fatto che anche a Salvatore Parolisi siano stati dati dei permessi premio, poi revocati per via della sua intervista rilasciata a Chi l’ha visto proprio durante una delle sue uscite dal carcere. Sono percorsi che i detenuti hanno diritto di fare e che la legge prevede. Ma è chiaro che i genitori di Marco Vannini possano essere delusi e amareggiati per quello che è stato negli anni l’atteggiamento di Martina Ciontoli. Sin dal primo giorno le hanno chiesto di raccontare la verità e sono ancora convinti che lei non abbia detto tutto su quanto successo nel giorno dell’omicidio di Marco.