Attualità Italiana

Strage familiare a San Felice a Ema: ipotesi intossicazione da monossido di carbonio

Le ultime drammatiche notizie da San Felice a Ema: sono tre le persone morte nella villetta; uccise probabilmente da una intossicazione da monossido di carbonio

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Una tragedia ha scosso la tranquillità di San Felice a Ema, una località residenziale nei pressi di Firenze. Nella giornata di giovedì 19 dicembre, tre persone sono state trovate senza vita in una villa isolata, mentre una bambina di 6 anni lotta tra la vita e la morte in ospedale. La causa di questa drammatica vicenda potrebbe essere il monossido di carbonio, ma saranno le indagini a confermare l’accaduto.

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio, quando l’ex moglie del proprietario della villa, preoccupata per la mancanza di risposte dai familiari, ha chiamato il 118. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno trovato una scena devastante: i corpi di Matteo Racheli, 49 anni, del figlio Elio di 11 e della nuova compagna Margarida Alcione, 46 anni, giacevano senza vita. La bambina di 6 anni, figlia della coppia, è stata trovata in condizioni critiche e trasferita d’urgenza in ospedale. Attualmente è ricoverata in terapia intensiva al Careggi di Firenze, dove è stata sottoposta a terapia iperbarica. Le sue condizioni rimangono gravi ma stabili. All’interno dell’abitazione era presente anche un gatto, che si è salvato assieme al cane che invece si trovava all’esterno.

Strage familiare a San Felice a Ema: ipotesi intossicazione da monossido di carbonio

Secondo una prima ricostruzione, la famiglia potrebbe essere stata vittima di un’intossicazione da monossido di carbonio, un gas letale e inodore. Le esalazioni potrebbero provenire dalla caldaia o dalle due stufe a pellet presenti nell’abitazione. I vigili del fuoco, intervenuti anche con squadre specializzate Nbcr, hanno trovato i corpi inermi all’interno del salone: padre e figli erano sul divano, mentre la donna giaceva a terra, probabilmente colta da malore mentre cercava aiuto. “Non è stata una bella scena”, ha dichiarato Giuliano Dambello, ispettore dei vigili del fuoco visibilmente provato anche nelle interviste che ha rilasciato per spiegare che cosa potrebbe essere accaduto in quella villetta.

Nonostante le immediate manovre di rianimazione effettuate dai sanitari all’esterno dell’abitazione, per i due adulti e il bambino non c’è stato nulla da fare. La bambina è stata invece rianimata e trasportata d’urgenza in ospedale. Sul posto sono giunti anche parenti delle vittime, profondamente scossi dall’accaduto.

Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per accertare le cause esatte della tragedia. L’abitazione è stata posta sotto sequestro per consentire le verifiche tecniche sugli impianti di riscaldamento. Secondo quanto riferito dai vicini, la coppia viveva in quella villa da circa due anni. All’interno dell’abitazione è stato trovato un gatto in vita, mentre un cane, che si trovava all’esterno, non è stato coinvolto. Questa tragedia mette ancora una volta in evidenza i pericoli legati al monossido di carbonio e l’importanza di adottare tutte le precauzioni necessarie per prevenirne gli effetti letali. Non ci sono al momento altre notizie da San Felice a Ema.

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