Omicidio Silvia Novak: è stato arrestato il compagno, tracce ematiche come prova
Per l'omicidio di Silvia Novak è stato arrestato il suo compagno: ecco le ultime notizie
Proprio ieri una celebrazione in memoria di Silvia Novak, e proprio ieri il suo compagno, insieme alle persone della comunità nella quale vivevano, ha inaugurato una panchina bianca in sua memoria. Ma oggi la svolta, a due mesi dal ritrovamento del cadavere della donna. A finire in manette è stato il compagno che avrebbe simulato la scomparsa dopo il delitto.
Dopo complesse e articolate indagini, iniziate a seguito della scomparsa di Silvia Nowak, la cittadina tedesca, il cui cadavere fu trovato semicarbonizzato il 18 ottobre scorso a Castellabate nel salernitano, frazione Ogliastro Marina, i carabinieri della compagnia di Agropoli, con il supporto dei militari del reparto operativo del comando provinciale di Salerno, hanno eseguito un decreto di fermo, emesso dalla Procura di Vallo della Lucania, nei confronti del compagno della donna.
Omicidio Silvia Novak: fermato il compagno
Kai Dausel aveva rilasciato diverse interviste nel corso del tempo, dicendo che non aveva un solo motivo per volere morta sua moglie. Racconta che non possiede nulla e non avrà nulla dalla morte di Silvia. Inoltre, intervistato da La vita in diretta, aveva anche detto che non c’era nessuna gelosia tra di loro, perchè non avevano più rapporti intimi da tempo e non erano interessati a quell’aspetto della relazione. Emerge però che il Dausel, avrebbe dei precedenti penali, come viene riferito anche nel corso del programma di Rai 1.
Ci sarebbero invece delle prove che avrebbero portato all’arresto dell’uomo. Non solo il famoso video di cui tanto si è parlato ma anche delle tracce ematiche, ritrovate dagli investigatori. Secondo la procura di Vallo della Lucania Dausel ha ucciso Silvia Nowak nella pineta vicino casa e poi ha tentato di bruciarne il corpo. Adesso deve rispondere omicidio aggravato e distruzione di cadavere. Il movente è ancora da chiarire.
Contestualmente all’esecuzione del decreto, sono iniziate le perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria, presso le dimore in cui il fermato ha stabilmente vissuto, in epoca successiva all’omicidio. In questi due mesi il compagno di Silvia Novak ha ribadito che avrebbe potuto anche essere arrestato ma che non aveva nulla a che fare con la morte della donna a cui voleva bene. E invece, secondo chi indaga, l’assassino di Silvia Novak è proprio lui.