Gino Cecchettin dopo la condanna di Turetta: “abbiamo perso tutti, nessuno mi ridarà Giulia”
Poche parole dopo la condanna di Filippo Turetta all'ergastolo per Gino Cecchettin che spiega che come padre non è cambiato nulla, perchè a lui nessuno le ridarà mai Giulia
“Non posso neanche immaginare che cosa ha provato Gino Cecchettin nell’avere al suo fianco, a pochi metri di distanza, il ragazzo che ha ucciso sua figlia” ha detto Alberto Matano nella puntata de La vita in diretta di oggi, raccontando quello che è successo in aula, dopo la sentenza con la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta. E poi le parole di Gino Cecchettin, con un pensiero fisso per sua figlia e la consapevolezza che nessun gli ridarà indietro la sua Giulia.
“Oggi abbiamo perso tutti” ha detto Gino Cecchettin, pochi minuti dopo la lettura della sentenza in aula.
Le parole di Gino Cecchettin dopo la condanna di Filippo Turetta
“Abbiamo perso tutti, come società. Nessuno mi ridarà indietro Giulia, non sono né più sollevato né più triste rispetto a ieri. È chiaro che è stata fatta giustizia, ma dovremmo fare di più come esseri umani. E la violenza di genere va combattuta con la prevenzione, non con le pene. Come essere umano mi sento sconfitto, come papà non è cambiato niente rispetto a ieri o a un anno fa” ha detto Gino Cecchettin che si è fermato a parlare con i giornalisti per delle brevi dichiarazioni.
E ancora: “Non è questa la sede per onorare la memoria di Giulia. Oggi era una tappa dovuta per rispettare le leggi che ci siamo dati come società civile. Ora si cerca di andare avanti“.
Le parole della senatrice Licia Ronzulli
Nessuno potrà mai restituire Giulia Cecchettin a papà Gino. Nessuno potrà mai dimenticare l’orrore e la crudeltà del suo omicidio. Ma la condanna all’ergastolo inflitta dalla Corte d’Assise di Venezia al suo assassino, Filippo Turetta, se non lenisce il dolore, almeno fa giustizia e lancia un messaggio chiaro e forte. Chi commette femminicidio non ha giustificazioni, attenuanti o scuse di sorta per i suoi atti. Deve pagare e pagare fino in fondo. Solo in questo modo, oltre ad una costante e imponente campagna di prevenzione e sensibilizzazione, e ad un netto cambio di mentalità e di cultura della nostra società, possiamo sperare di invertire la rotta di questa piaga che non sembra avere fine.
Gino Cecchettin ha ribadito che continuerà a lavorare in memoria di Giulia, con l’associazione.