Chiara Petrolini e i due neonati sepolti nel giardino: tutta la sua sconvolgente verità
Vengono i brividi nel leggere le parole di Chiara Petrolini che racconta della prima gravidanza, del primo neonato sepolto nel giardino della sua villetta
A leggere quello che è il racconto di Chiara Petrolini, delle sue due gravidanze, dei due neonati sepolti in giardino dopo il parto, si resta senza parole. Brividi, senso di smarrimento di fronte alle parole di una ragazza di 22 anni che ha fatto tutto questo da sola. Non riesce neppure lei a dare un senso a tutto, spiega che avrebbe voluto fare qualcosa, spiega che avrebbe voluto che qualcuno si accorgesse della sua seconda gravidanza.
«La scorsa volta — otto giorni prima, l’8 settembre — mi avete chiesto se avevo già partorito in passato e ho risposto di no. In realtà sì. Un anno e mezzo fa, a maggio, ho partorito». Chi indagava sapeva già tutto del secondo neonato, ma Chiara non aveva voluto dire molto. I suoi resti erano però lì, nello stesso giardino della villetta di Traversetolo, lo stesso posto in cui ad agosto del 2024, un altro neonato, nato vivo e poi deceduto, è stato occultato in quel luogo. Chi indaga aveva trovato le ricerche fatte da Chiara Petrolini, ma lei, per oltre un mese, ha taciuto sulla prima gravidanza.
Il racconto di Chiara Petrolini è scioccante: «Solo che il bambino non era nato vivo — sostiene — quindi l’ho sepolto nel mio giardino, come questa volta». Allora lo aveva avvolto «con una salvietta». La buca: «l’ho fatta io con le mani», in «dieci minuti, non di più». Sono queste le parole di Chiara, in procura a Parma.
La sconvolgente verità di Chiara Petrolini
Chiara prova a spiegare come mai, neppure la prima volta, quando si era resa conto di essere incinta, non aveva detto nulla ai familiari e neppure al suo fidanzato. Racconta che era un periodo un po’ pesante per la sua famiglia e poi spiega che aveva sempre paura del giudizio dei suoi genitori, dei suoi parenti, di tutta la gente intorno a lei. Ricordiamo però, che in questo momento difficile per la famiglia di Chiara, poco tempo dopo la nascita del primo figlio e il seppellimento in giardino, tutti partono per il Giappone, la storia che si è ripetuta anche dopo, con il secondo parto, quando la Petrolini mette alla luce il suo secondo figlio e poi si imbarca su un aereo che la porterà a New York. Lei invece spiega che c’era la nonna che non stava bene, che stava facendo delle cure e che non voleva aggiungere altre preoccupazioni alla sua famiglia.
La studentessa va avanti e spiega: «Dopo, quando è arrivato quel giorno , non volevo fare tutto da sola, solo che quando è nato io non ho chiamato nessuno perché avevo paura. E quindi poi ho tenuto tutto dentro. Quando è successo la seconda volta speravo che non riaccadesse, solo che non riuscivo a dirlo e quindi è successo tutto». Le chiedono di spiegarsi meglio: «La seconda volta?». «Sì, anche la prima: ma la prima non me l’aspettavo perché non ero neanche fidanzata». Chiarisce di aver concepito il piccolo con Samuel, l’ex compagno, assistito da Monica Moschioni, ignaro delle due gravidanze, con cui si era «già lasciata quando il bimbo era nato».
Sui resti del bimbo partorito nel maggio 2023 sono in corso gli accertamenti del Ris, che proprio a Parma ha il «quartier generale» a Palazzo del Giardino, l’ex residenza dei Farnese. L’esito degli esami è atteso a giorni, forse ore. C’è da capire se sia stato ucciso o se sia nato morto, come detto da Chiara nell’interrogatorio.
Chiara Petrolini, sul primo parto spiega che il neonato è venuto al mondo nella sua stanzetta, di notte. Non ricorda dove fossero i suoi genitori ma non erano in casa. Spiega anche che in quel periodo faceva la baby sitter ma non era andata dal bambino che guardava perchè stava male. Poi aggiunge che è durato tutto molto poco. Il bimbo è nato ma pare non respirasse e lei ha cercato di fare di tutto , scuotendolo. Dice Chiara, che ha pensato che il bambino fosse morto e dunque le “è venuto in mente di metterlo nel giardino”. Prima dice che era notte, poi dice che erano le nove di sera ma che comunque in casa non c’era nessuno.
E’ questa la scioccante verità di Chiara Petrolini.