Flavia Mello uccisa e nascosta in una cisterna in cantina: fermato il suo assassino
Non è scomparsa Flavia Mello ma è stata uccisa: la svolta poche ore fa con l'arresto del suo assassino. L'aveva nascosta nella cisterna della sua cantina: le ultime notizie
Non se ne era andata Flavia, non aveva lasciato suo marito e i suoi amici e le sue amiche allontanandosi in modo volontario ma è stata uccisa. Un italiano di 34 anni è stato fermato giovedì sera dalla squadra mobile di Pisa con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere di Flavia Agonigi Mello, una donna di 54 anni originaria del Brasile. La scomparsa della donna era stata denunciata dal marito il 12 ottobre, un giorno dopo l’ultima volta che Flavia era stata vista in pubblico dopo una serata insieme alle amiche.
Il fermato, che avrebbe piccoli precedenti penali, avrebbe confessato nell’immediatezza l’omicidio della donna e successivamente è stato portato negli uffici della squadra mobile pisana per essere interrogato dal sostituto procuratore Giovanni Porpora. La Procura ha disposto l’esame autoptico per accertare le cause della morte, anche se da un primo esame esterno sembrerebbe che la vittima sia stata colpita con diverse coltellate. La dinamica precisa del delitto potrebbe emergere nelle prossime ore con l’autopsia e ulteriori interrogatori.
Per l’omicidio di Flavia Mello fermato un uomo
Le indagini sono state serrate e hanno portato gli investigatori a concentrarsi sulla zona di Sant’Ermo, sulle colline di Casciana Terme, dove è stata ritrovata la Opel Mokka argento appartenente alla vittima. Le ricerche condotte in quella zona hanno rivelato un elemento ancora più sconvolgente: il corpo di Flavia Agonigi Mello sarebbe stato nascosto in una cisterna situata all’interno di una cantina dell’abitazione del presunto assassino.
Secondo le prime indiscrezioni, gli investigatori sarebbero arrivati all’arresto grazie all’analisi dei tabulati telefonici: tra le chiamate risultanti ci sarebbe proprio quella che ha portato la polizia a identificare il sospettato. La notizia del fermo ha scosso profondamente la comunità e la famiglia della vittima. “Non ci posso credere. Sono distrutto, non so come farò a vivere“, ha dichiarato Emiliano Agonigi, il marito della vittima, visibilmente provato e accompagnato dal suo legale Gabriele Dell’Unto, che lo ha assistito nelle delicate fasi delle indagini e della denuncia di scomparsa.
Che cosa è successo la notte dell’omicidio di Flavia
Flavia Agonigi Mello era uscita l’11 ottobre per trascorrere una serata con le amiche presso un locale chiamato “Don Carlos” a Chiesina Uzzanese, in provincia di Pistoia. Secondo le ricostruzioni fornite dalle amiche e dalle telecamere di sorveglianza, Flavia aveva lasciato il locale da sola poco dopo l’una di notte, alla guida della sua Opel Mokka. L’ultima traccia certa della sua presenza è data dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che l’hanno ripresa alle 2:10 nella zona di San Pietro Belvedere, vicino a Capannoli.
Dopo la denuncia di scomparsa, le autorità avevano impiegato anche un elicottero dei vigili del fuoco per effettuare un sorvolo della zona collinare, a circa 15-20 chilometri dalla residenza della donna. Tuttavia, la vera svolta nelle indagini è arrivata grazie ai tabulati telefonici. Nonostante i due telefoni cellulari di Flavia risultassero spenti dalla sera dell’11 ottobre, gli investigatori sono riusciti a rintracciare alcune chiamate chiave che hanno portato alla persona attualmente in stato di fermo.
Rimane ancora da chiarire se la persona fermata sia la stessa che Flavia avrebbe dovuto incontrare quella sera, come riferito dal marito. Dal giorno della scomparsa, la donna non aveva più avuto contatti con le sorelle in Brasile, con le quali si sentiva quasi quotidianamente, e non sono emerse attività sospette dal suo conto corrente cointestato.
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