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Chi ha ucciso Silvia Nowak? Dubbi e sospetti: le ultime notizie

Dal salernitano le ultime notizie sul brutale omicidio di Silvia Nowak: che cosa è accaduto alla donna, chi l'ha uccisa?

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I Carabinieri del RIS di Roma sono giunti ieri sera a Ogliastro Marina per eseguire accertamenti tecnici irripetibili nella villetta di Via Arena, dove risiedeva Silvia Nowak, la 53enne di origini tedesche trovata morta e parzialmente carbonizzata nella pineta adiacente alla sua abitazione. La piccola comunità è sotto shock, scossa dalla tragedia che ha colpito la tranquilla frazione costiera di Castellabate, nel Salernitano. L’omicidio di Silvia Nowak è un giallo che sembra complicarsi ad ogni nuovo dettaglio rivelato dagli inquirenti.

Chi ha ucciso Silvia Nowak?

Dopo i primi rilievi dei tecnici del SIS di Salerno, il RIS ha condotto una nuova ispezione, sia all’interno che all’esterno della casa, utilizzando il luminol per individuare tracce non visibili ad occhio nudo. Gli investigatori cercano ogni possibile indizio che possa fare luce su quello che ormai si ipotizza essere un femminicidio, un omicidio consumato senza una ragione apparente, che ha gettato un’ombra di mistero sulla vita della vittima.

Silvia Nowak pranzo con gli amici e la scomparsa

Il martedì precedente, Silvia aveva pranzato con il marito e una coppia di amici nella loro villetta. Dopo il pranzo, gli ospiti erano andati via e il marito – un imprenditore nel settore della ristorazione – si era ritirato per riposare. Silvia, invece, era uscita per una passeggiata, una consuetudine che amava concedersi. Le immagini di una telecamera di sorveglianza vicina mostrano la donna uscire con in mano una ciotola, probabilmente per abbeverare qualche cane del quartiere. Un’altra telecamera l’ha ripresa mentre si dirigeva verso la strada principale, ma poi di lei si perde ogni traccia.

Il marito ha dichiarato agli inquirenti di essersi svegliato qualche ora dopo e, non trovando la moglie, ha cominciato a cercarla nei dintorni, fino a chiedere informazioni ai vicini. La denuncia di scomparsa è stata presentata solo dopo qualche ora, quando la preoccupazione si è fatta concreta. Le ricerche si sono protratte fino a venerdì 18 ottobre, quando la polizia municipale ha ritrovato il corpo di Silvia, carbonizzato tra le sterpaglie di una pineta non lontana dalla loro abitazione.

Le prime indiscrezioni dall’autopsia

Il cadavere è stato identificato grazie all’autopsia, che ha rivelato dettagli scioccanti: Silvia è stata brutalmente aggredita, riportando diverse ferite da arma da taglio e un grave trauma cranico. Dopo essere stata uccisa, il corpo è stato dato alle fiamme. Resta però da chiarire se la donna sia stata uccisa direttamente nella pineta o se sia stata trasportata lì successivamente. Anche il momento in cui il corpo è stato incendiato rimane incerto.

L’indagine e le piste seguite

Gli inquirenti stanno seguendo principalmente la pista del femminicidio, ma non escludono altre ipotesi. Il marito di Silvia, pur non essendo formalmente indagato, è al centro delle indagini, come spesso avviene in questi casi per escludere ogni possibile coinvolgimento. Al momento, non risultano persone fermate o iscritte nel registro degli indagati.

Sono stati sequestrati il cellulare e il computer della vittima, nella speranza di trovare elementi utili per ricostruire le ultime ore di vita della donna e capire se ci siano stati episodi sospetti che possano fornire una chiave di lettura del delitto. Gli inquirenti hanno già nominato un consulente per l’estrapolazione dei dati da questi dispositivi, mentre amici e conoscenti della coppia vengono ascoltati per cercare di comprendere se il responsabile possa nascondersi nella loro cerchia di relazioni.

Un appello alla comunità per Silvia Nowak

L’avvocato del marito di Silvia, Felice Carbone, ha lanciato un appello alla comunità: “Chi ha visto qualcosa si rivolga ai Carabinieri, anche in forma anonima. Ogni piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi fondamentale per le indagini. Più passa il tempo, più il rischio è che il colpevole possa sfuggire alla giustizia”.

La comunità di Ogliastro Marina resta con il fiato sospeso, in attesa di ulteriori sviluppi. I cittadini sono sconvolti e il timore è che tra di loro possa aggirarsi ancora l’assassino, non a caso tanti parlano persino di un mostro, di un serial killer. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, mentre la Procura di Vallo della Lucania attende i risultati degli esami tecnici, incluso l’analisi del materiale biologico trovato sotto le unghie della vittima, che potrebbe dare un volto e un nome al responsabile di questo brutale omicidio. E nelle prossime ore, secondo alcuni giornalisti che sono sul posto e che stanno seguendo le indagini sull’omicidio di Silvia Nowak, potrebbe arrivare anche una svolta.

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