Attualità Italiana

Tutta la rabbia di Piera Maggio: “Mi hanno detto che se non avessi parlato, Denise sarebbe con me”

Ancora una volta un durissimo sfogo per Piera Maggio in tv: quello che hanno detto a lei e a suo marito è sconvolgente

piera maggio ore 14

Piera Maggio si p sfogata molto sui social in questi giorni, a 20 anni dalla scomparsa di sua figlia deve ancora sentirsi dire cose che fanno malissimo ma che confermano anche, quanto si sia sbagliato nelle ricerche di Denise Pipitone, sin dai primi momenti. Dopo aver raccontato di un brutto episodio che è accaduto a suo marito Piero Pulizzi, la mamma di Denise è stata ieri ospite di Ore 14 per spiegare meglio quanto accaduto. Sconvolta e turbata, non perde però il suo spirito. Continua la sua battaglia e non resterà in silenzio.

Le durissime parole di Piera Maggio in tv

Durante la diretta del 9 settembre di Ore 14, Piera Maggio ha raccontato questo fatto che è accaduto proprio a poche ore dall’anniversario della scomparsa di sua figlia. Spiega la mamma di Denise Pipitone: “Pietro ha avuto una discussione accesa con un ex poliziotto che lavorava all’indagine sulla scomparsa di nostra figlia ; e i fatti cozzavano con la nostra versione e quella della magistratura. C’è stato un processo in cui sono state evidenziate delle prove che non si possono cancellare. E ci hanno pure detto che, se non avessimo parlato, Denise sarebbe stata trovata”. La colpa dunque, di quello che è successo a Denise, sarebbe della sua famiglia, che ha fatto nomi e cognomi pochi minuti dopo la scomparsa della bambina.

 Ancora molto turbata da quello che è successo negli ultimi giorni, Piera Maggio ha poi raccontato: Quest’indagine è stata sottovalutata fin dall’inizio. Pensavano che sarebbe stato facile e avrebbero chiuso in un paio d’ore – ha commentato –. Io ho raccontato subito ai marescialli la mia vita privata e ho indicato dove andare a verificare. Se non avessi detto nulla, alcune persone sarebbero rimaste fuori dalle intercettazioni che sono state attivate. Il giorno in cui Denise è scomparsa, io e Piero (il marito, ndr) siamo stati messi in una stanza nella quale parlavamo di lei e dove c’erano delle microspie. Noi non abbiamo nascosto niente, siamo stati aperti, ci siamo spogliati di tutto quello che ci riguardava“.

Piera Maggio si è resa conto negli anni, che tante cose non sono state fatte per inesperienza o forse per poco capacità e non ci sarebbe nulla di male ad ammetterlo invece che puntare sempre il dito contro di lei.  E non solo problemi nel passato ma anche nel presente. E’ stanca mamma Piera e spiega: “Abbiamo a che fare con una cerchia di persone: c’è una donna che lavora per la polizia di Stato nell’ambito del cyberbullismo e tutti i giorni aizza la gente contro di me. Stiamo parlando chi lavora per lo Stato. Mi sento circondata da pochezza”.

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