La lite coi vicini, poi gli spari e la caccia all’uomo: sono due i morti a San Candido
Duplice omicidio a San Candido ( e si spera che non ci siano altre vittime). Ecco che cosa è accaduto: le ultime notizie
Una storia sconvolgente quella che arriva da San Candido. Questa mattina poche informazioni, poi i dettagli di quanto accaduto in provincia di Bolzano. Due le persone uccise e un assassino che, braccato dalle forze dell’ordine, prima si è barricato in casa e poi si è sparato. Stando alle ultime notizie, sarebbe in gravi condizioni in ospedale.
La prima vittima ritrovata morta questa mattina è una donna di 50 anni, Waltraud Jud, moglie del dirigente della Banda Musicale di San Candido; è stata uccisa nella notte fra il 17 e il 18 agosto, nel condominio in cui abitava. Ma in casa è stato trovato morto anche il padre dell’omicida, Ewald Kühbacher, cinquantenne del posto. Forse colpito per errore o perché gli voleva impedire di sparare. Ci sarebbe stata una lite e poi il duplice omicidio. Per il momento le forze dell’ordine non possono escludere che ci siano anche altre persone rimaste ferite o uccise.
La lite con i vicini e gli spari ai pompieri: le ultime notizie da San Candido
E’ stato possibile ricostruire, anche grazie alla testimonianza dei vicini, quello che è successo, anche se in parte. Nella serata di sabato 17 agosto, alcuni dirimpettai della casa della vittima hanno sentito una lite fra vicini, forse per il rumore, e poi un forte odore di gas. All’arrivo dei pompieri, l’uomo, armato, ha sparato alcuni colpi. Avrebbe, in quel frangente, colpito anche una donna, uscita per il trambusto, sul pianerottolo. L’uomo si è poi barricato in casa. Gli ultimi spari si sono sentiti verso le 4 del mattino e per ore le autorità hanno chiesto ai residenti di non uscire dalle proprie abitazioni. L’arma usata dall’uomo è il fucile del padre, ex guardia forestale.
Diverse vetture di carabinieri e vigili del fuoco sono state colpite da armi da fuoco nel corso dell’intervento delle forze dell’ordine. I carabinieri hanno ora messo i sigilli all’abitazione, posta sotto sequestro. Gli inquilini sono stati sistemati in altre strutture.
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