La piccola Anisa morta a sette anni nel Bioparco durante una gita con l’oratorio
Aveva solo sette anni la piccola Anisa la bimba morta durante una gita con l'oratorio
Un epilogo drammatico, un’altra storia di quelle che mai si vorrebbero raccontare, simile alla vicenda del piccolo morto nel pozzo in Sicilia. Anche Anisa, bimba di 7 anni, era uscita di casa per una gita, per una giornata di divertimento. Aveva raggiunto insieme alla comitiva dell’oratorio il Bioparco di Caraglio di Cuneo. La bimba abitava da Demonte, in Valle Stura. La sua storia inizia con la scomparsa: intorno alle 15 infatti, gli operatori responsabili dei bambini in gita si accorgono che la piccola è scomparsa. Di Anisa improvvisamente non ci sono tracce.
È morta la bambina di sette anni che era scomparsa nel pomeriggio di mercoledì nel Bioparco di Caraglio, in provincia di Cuneo. Si chiamava Anisa Murati, nata in Italia in una famiglia albanese, e veniva da Demonte, centro di poco meno di 2000 abitanti a ovest del Capoluogo, in Valle Stura.
Sono rimasti uno zainetto e i sandali sul prato, lasciati per entrare nelle acque del «Biolago» del parco con altri bambini. Quando gli accompagnatori si sono resi conto di averla persa di vista sono stati avvertiti subito avvertiti i bagnini, quindi le ricerche nei 15 ettari della struttura.
La piccola Anisa è stata ritrovata morta
Le ricerche avevano coinvolto per oltre due ore diverse squadre dei vigili del fuoco, intervenuti anche coi sommozzatori arrivati dal Comando di Torino, oltre che con l’Unità di Comando Locale, le squadre Speleo Alpino Fluviali e operatori coi droni, mentre sul posto convergevano anche uomini del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e volontari di diverse associazioni, insieme al sindaco di Caraglio.
Purtroppo la bambina deve essersi avvicinata troppo alle acque del lago, senza essere vista da nessuno; e lì è annegata, almeno questa sembra la ricostruzione di quanto accaduto nel pomeriggio dl 17 luglio; prima delle 18 il rinvenimento del corpicino sul fondo del «Biolago», a due mesi di profondità, e il disperato tentativo di soccorso dei sanitari del servizio regionale di emergenza 118, purtroppo senza esito.