Attualità Italiana

La lettera di Filippo Turetta ai genitori: “Volevo suicidarmi, meglio un figlio morto che uno come me”

Ha scritto ai suoi genitori Filippo Turetta, raccontando delle volte in cui ha provato a togliersi la vita. Il testo mostrato a Pomeriggio 5

la lettera di filippo turetta ai genitori

Nella puntata di Pomeriggio 5 in onda oggi, è stata mostrata in esclusiva una lettera che Filippo Turetta ha scritto ai suoi genitori dopo aver ucciso Giulia Cecchettin. In aula, il giovane studente, ha raccontato di aver provato più volte a togliersi la vita dopo aver ucciso la sua ex fidanzata ma di aver poi sentito un appello dei suoi genitori e di aver deciso di rientrare a casa. Nella lettera, Filippo Turetta, spiega che non voleva farlo. “Mi dispiace tanto, io non lo so perchè l’ho fatto, non volevo farlo” ha scritto Filippo Turetta nella lettera scritta ai genitori.

La lettera di Filippo Turetta a Pomeriggio 5

“Io non sono cattivo lo giuro” ha scritto Filippo Turetta nella sua lettera, chiedendo ai genitori di credere alle sue parole anche se è difficile. “Vorrei poter tornare indietro, vorrei che non fosse successo niente di tutto questo” continua così la lettera che l’assassino di Giulia ha scritto ai suoi genitori. “Mi dispiace davvero con tutto il mio cuore e sarà così per tutta la vita” queste le parole di Filippo Turetta nella missiva inviata a sua madre e a suo padre. Il ragazzo spiega anche che non vuole chiedere perdono, perchè non esiste perdono per chi ha fatto qualcosa come lui. Dice che non lo vuole il perdono, che non lo merita. Poi dice anche di aver rovinato la vita a tante persone, senza averci pensato. Scrive che spera tutti i giorni che questo non influenzi la vita della sua famiglia. Turetta si preoccupa per la sua famiglia, scrive che spera che le persone non giudichino in modo negativo i suoi genitori. “Doveste essere sostenuti e aiutati” scrive. E poi ancora dice che sarebbe meglio avere un figlio morto che un figlio come lui.

Nella lettera il Turetta ribadisce che avrebbe voluto togliersi la vita, che non ce l’ha fatta. Non scappava per fuggire ma perchè voleva mettere fine alla sua vita. Nella sua lettera racconta anche i modi in cui avrebbe provato a suicidarsi, fornendo dettagli ai genitori. “Ho generato odio e rabbia e me li merito ma tutto questo è terribile, ho peggiorato il mondo” scrive Filippo Turetta.

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