Giada Zanola: il matrimonio annullato, il nuovo lavoro. Andre Favero accusato di omicidio volontario aggravato
Aveva annullato il matrimonio, aveva trovato un lavoro: Giada Zanola cercava la sua libertà è stata uccisa dal compagno, padre di suo figlio
La tua compagna si getta da un cavalcavia per suicidarsi e tu torni a dormire a casa come se nulla fosse: è questa la prima circostanza che ha portato gli inquirenti a fare luce su quanto successo a Giada Zanola, nel tentativo di capire se il suo compagno, fosse coinvolto in qualche modo nei fatti. E così gli investigatori hanno capito che Andrea Favero aveva fatto del male a Giada e che la mamma bresciana, non si era suicidata gettandosi dal cavalcavia. Il suo corpo veniva straziato dai mezzi che passavano su quell’autostrada, lui dormiva come se nulla fosse accaduto. Non solo. Gli uomini della squadra Mobile di Padova si sono accorti di quei lividi sulle braccia di Favero: Giada non si è suicidata. Ieri la svolta e oggi le ultime notizie anche sul possibile movente. Gli amici hanno raccontato che questa non era una storia d’amore con il lieto fine e che nell’ultimo periodo erano successe tante cose. Giada aveva anche deciso di annullare il matrimonio.
Il femminicidio di Giada Zanola: cosa è emerso
Omicidio volontario aggravato. E’ questa l’accusa mossa contro Andrea Favero, il compagno di Giada, che fin troppe volte si è contraddetto nel corso dell’interrogatorio, durante il quale è stato chiamato a raccontare che cosa era accaduto la notte del 29 maggio. Per gli inquirenti non solo sarebbe stato il compagno a gettarla oltre la ringhiera alta due metri, facendola precipitare per circa 15 metri, ma avrebbe orchestrato una maldestra messinscena per allontanare da sé i sospetti.
Alle 7,38, si legge nel decreto di fermo, «al fine di lasciare traccia della messinscena, effettuava una chiamata al cellulare della vittima e le scriveva un messaggio rinfacciandole di essere uscita senza salutare lui e il figlio: “Sei andata al lavoro? Non ci hai nemmeno salutato!!”». Altri messaggi li scambia con un’amica di Giada, dai quali lascia intendere che lui «non sapeva nulla di cosa fosse successo alla compagna, riferendole che era al lavoro». Per ore ha ripetuto di aver saputo che era morta da una chat tra vicini e di aver «sperato che lei stesse bene».
Quando gli inquirenti lo hanno messo di fronte alla perfetta ricostruzione dei fatti, collocandolo su quel cavalcavia, l’uomo ha risposto dicendo di non ricordare, di avere un vuoto. A quel punto spiega che lui e Giada hanno litigato, che lei ha minacciato di portargli via il figlio e che lui è andato via, lasciandola lì da sola. Giada e Andrea avrebbero dovuto sposarsi il 21 settembre ma lei aveva deciso di annullare tutto e da quel momento lei e il padre di suo figlio avevano deciso di vivere da separati in casa.
La donna aveva anche un nuovo lavoro e a quanto pare, il Favero si era convinto che avesse anche un altro. Giada Zanola è la 39esima donna uccisa in Italia, vittima di femminicidio.
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