Rossella Cominotti uccisa dal marito con un rasoio. L’uomo confessa: “Dovevamo morire insieme”
Rosella Cominotti è stata uccisa da suo marito con un rasoio. Lei ritrovata in una stanza di albergo, lui in fuga. Confessa: "Dovevamo morire insieme"
E’ una storia molto strana quella che ci racconta l’ennesimo femminicidio nel nostro paese. E’ la storia di Rossella Cominotti ma anche quella di suo marito. Un vero e proprio giallo che arriva da La Spezia e Cremona. Alfredo Zenucchi e sua moglie, erano scomparsi nel nulla da una decina di giorni. Avevano chiuso l’edicola che gestivano e avevano spento i loro cellulari. I familiari erano preoccupato ma solo pochi giorni fa hanno sporto denuncia e sono iniziate le ricerche della coppia. Ieri il ritrovamento: Rossella morta in una stanza di hotel. E poi la caccia all’uomo, il principale sospettato, suo marito, rintracciato in provincia di Massa Carrara.
L’omicidio di Rossella Cominotti e la confessione del marito
Tutto è iniziato con il ritrovamento del cadavere di Rossella da parte del personale dell’albergo e con la chiamata alle forze dell’ordine. La scena che si sono trovati di fronte era anche solo difficile da raccontare; al suo arrivo il medico legale che avrebbe trovato sul corpo senza vita della donna delle profonde ferite inferte alla gola probabilmente con un’arma da taglio come un rasoio a mano libera che è stato ritrovato nella stanza .
Una settimana in Hotel: Rossella Cominotti e suo marito vivevano lì
Da una settimana aveva affittato la stanza insieme al marito Alfredo Zenucchi, un 57 enne bergamasco, che era uscito dalla struttura al mattino. Poi, non si erano avute più sue notizie, sino alle 14, quando è stato fermato dai carabinieri di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, nel corso di un posto di blocco disposto per trovarlo . L’uomo avrebbe confessato di aver ucciso la moglie. Doveva essere un omicidio-Suicidio. A detta dello Zenucchi infatti, lui e sua moglie avevano progettato di morire insieme. Ma quando toccava a lui rispettare il patto, togliendosi la vita, non ce l’avrebbe fatta. La confessione dell’uomo fatta ai Carabinieri non convince e quello accaduto nell’Hotel in provincia di La Spezia, sembrerebbe essere l’ennesimo femminicidio del nostro paese.
Bisognerà però comprendere come mai Rossella Cominotti abbia vissuto lontano da casa per quasi dieci giorni in compagnia di suo marito. L’aveva costretta, l’aveva sequestrata? A lanciare il primo allarme è stata sui social una parente di Rossella che, alcuni giorni fa, si era allarmata e aveva pubblicato un post sui social chiedendo aiuto nella ricerca della donna.