Vincenza Angrisano uccisa ad Andria davanti ai suoi bambini di 11 e 6 anni
Vincenza Angrisano è la seconda donna uccisa in Italia oggi. Il secondo femminicidio in Italia dopo quello di Salsomaggiore. Vincenza è stata uccisa dal marito davanti ai figli, i bambini hanno 6 e 11 anni
Secondo femminicidio in una giornata terribile per l’Italia. Oggi 28 novembre, a sole 48 ore dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, due donne sono state uccise in Italia. La prima vittima a Salsomaggiore, in provincia di Parma, la seconda in Puglia. Al momento sappiamo che ad aver ucciso , Vincenza Angrisano, 42 anni, è stato suo marito. Vincenza è stata uccisa dal marito ad Andria all’interno della sua abitazione. L’uomo, Luigi Leonetti, ha chiamato il 118 e spiegato: «L’ho accoltellata, venite».
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Vincenza Angrisano uccisa ad Andria dal marito: secondo femminicidio in Italia oggi
Sul posto sono subito arrivati i carabinieri e il procuratore del Tribunale di Trani, Renato Nitti. Al momento del fatto erano presenti in casa i due figli minori della coppia, due bambini di 6 e 11 anni. I soccorritori, quando hanno ricevuto la telefonata di Leonetti, hanno sentito le urla dei bambini il che lascia pensare che purtroppo, i bambini abbiano assistito all’omicidio della loro mamma. L’uomo è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Andria. L’ennesimo femminicidio nel nostro paese invita ancora a riflettere su come la situazione sia ormai fuori controllo. Vincenza Angrisano è la vittima 108 nel nostro paese nel 2023.
Femminicidio ad Andria: Vincenza Angrisano uccisa dal marito
Secondo quanto emerso fino a questo momento, la coppia viveva in un appartamento all’interno di una autorimessa in disuso sulla strada provinciale 231 che conduce a Corato. Tra i due le cose non andavano bene e i litigi erano molto frequenti. Pare che la donna avesse manifestato l’intenzione di separarsi, ma il marito non accettava la fine del rapporto. Oggi , probabilmente dopo l’ennesima lite, è arrivato l’accoltellamento. Sul corpo della donna ferite di arma da taglio al torace e all’addome.
Sul posto, oltre ai carabinieri che con i colleghi della sezione investigativa scientifica stanno svolgendo i rilievi, è appena arrivato il capo della Procura di Trani, Renato Nitti.