Giulia Cecchettin poteva essere salvata? Dalla chiamata al 112 al mancato intervento: si indaga
Giulia Cecchettin poteva essere salvata? Perchè nessuno è intervenuto dopo la chiamata del vicino al 112? Chiedeva aiuto per una aggressione, raccontava di una ragazza che urlava ma nel parcheggio, a pochi passi da casa di Giulia, nessuno è arrivato...
Poteva essere salvata Giulia Cecchettin? O almeno la fuga di Filippo Turetta in Germania poteva essere evitata? Qualcuno poteva fare qualcosa? Sono domande lecite che dovranno trovare risposte nelle prossime ore. Sin dall’inizio di questa vicenda era trapelata la notizia di un testimone chiave che, circa alle 23 del sabato in cui Giulia e Filippo sono scomparsi, chiama il 112 per segnalare una lite. Si è subito capito che quella persona aveva visto Filippo Turetta aggredire Giulia Cecchettin. Nella chiamata, che è adesso una prova di una indagine, l’uomo, secondo quanto ha raccontato ai giornalisti, chiede aiuto alle forze dell’ordine segnalando una aggressione. Dice che c’è un uomo che sta picchiando una donna che chiede urlando aiuto.
Fa il suo dovere, avvisa le forze dell’ordine. Ma nessuno arriva in quel parcheggio, nessuno vede quelle macchine di sangue che sono state segnalate, per la prima volta, il lunedì mattina dagli operai che vanno a lavoro.
Giulia Cecchettin poteva essere salvata?
La sera di sabato 11 novembre i carabinieri non inviarono una pattuglia a Vigonovo dopo l’allarme al 112 di un vicino dei Cecchettin su un litigio in corso in un parcheggio, il luogo dove ci fu la prima aggressione di Filippo a Giulia. Il particolare trova conferma in ambienti vicini all’inchiesta. Nell’ordinanza del Gip non c’è infatti traccia d’intervento di pattuglie quella sera. Al 112 il testimone, alle 23.18, disse di aver sentito urlare “mi fai male“, e visto un uomo calciare una figura terra ma non riuscì a prendere la targa dell’auto. La telefonata del testimone sarà acquisita dalla procura ma in queste ore, l’uomo, per quello che ha potuto dire, ha raccontato ai giornalisti la medesima versione.
Se n’è parlato anche nella puntata di Chi l’ha visto del 22 novembre, con il testimone che ha raccontato quello che ha visto. Inoltre, nella trasmissione, si è anche parlato di quello che è successo la domenica. Il padre di Giulia sporge denuncia domenica mattina, quando nel pomeriggio il suo appello e quello di Elena diventa virale, questo vicino va a casa di Gino Cecchettin e gli racconta, drammaticamente, quello che ha visto. Per il padre di Giulia è un colpo al cuore e fino alla fine spera che il testimone abbia visto altro, che quella ragazza a pochi metri da casa sua non era sua figlia. Purtroppo però era Giulia. E chissà, forse se qualcuno fosse arrivato sul posto, qualcosa sarebbe cambiato. O magari no, ma anche su questo, si dovrà molto riflettere. Perchè è semplice commentare dopo, indignarsi il giorno dopo. E quando si deve invece agire?
Fa riflettere questa vicenda, e se ne parlerà ancora molto, anche perchè Filippo Turetta non si è allontanato subito con la sua macchina, ha vagato per una trentina di minuti prima di prendere una decisione. Se si fossero viste quelle tracce di sangue, se si fosse compreso che qualcosa era accaduto, questa storia, avrebbe potuto avere un altro finale?