Caso Maria Chindamo: uccisa e data in pasto ai maiali, tre persone coinvolte
Almeno tre le persone coinvolte nell'omicidio di Maria Chindamo: le ultime notizie di oggi
Dal 6 maggio del 2016 la famiglia di Maria Chindamo chiude giustizia e verità per la donna. Mamma, figlia, imprenditrice: Maria Chindamo ha pagato con la sua vita, la scelta di non piegarsi, la scelta di essere una donna libera. Dal giorno della sua scomparsa i suoi figli si battono in tutte le sedi, dalle aule di tribunale ai programmi televisivi. Hanno sempre cercato di far si che la luce su questa vicenda non si spegnesse. Oggi, la conferma di quello che si è sempre temuto: Maria Chindamo è stata uccisa dagli uomini della ‘ndrangheta.
Questa mattina, nel corso della conferenza stampa dedicata all’operazione “Maestrale-Carthago” che ha portato all’emissione di 86 misure cautelari, Nicola Gratteri e i rappresentati del Ros di Roma, hanno spiegato come la morte di Maria Chindamo vada a inserirsi in questo quadro.
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Maria Chindamo uccisa e data in pasto ai maiali
“Maria Chindamo è stata uccisa perché voleva essere una donna e una imprenditrice libera che si è “permessa” di postare sui social le foto con il nuovo compagno, è stata uccisa in modo inumano e tragico, prima è stata data in pasto ai maiali e i resti che hanno lasciato i maiali sono stati distrutti da un trattore cingolato“. Fondamentali le dichiarazioni rilasciate da ben 18 collaboratori di giustizia – ha spiegato Paolo Vincenzone del reparto crimini violenti del Ros di Roma. Accertate responsabilità di tre uomini accusati di concorso in omicidio, uno dei quali deceduto, uno minorenne all’epoca dei fatti.
C’è un indagato per l’omicidio di Maria Chindamo
Una delle persone coinvolte in questa operazione, è stata anche indagata per l’omicidio di Maria Chindamo. Questa persona è stata accusata della partecipazione all’associazione mafiosa riconducibile alla cosca Mancuso, reati in materia di armi e stupefacenti, diverse estorsioni per l’accaparramento di fondi agricoli. E poi una delle principali e più gravi accuse: l’omicidio, in concorso con altri due soggetti (di cui uno deceduto e uno all’epoca dei fatti minorenne) di Maria Chindamo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’omicidio di Maria Chindamo, sarebbe stato commesso a seguito del suicidio di Vincenzo Puntoriero (l’ex marito della donna si era suicidato in data 8 maggio 2015) e per punire la donna per la recente relazione sentimentale iniziata da poco; la relazione era venuta alla luce in seguito alla prima uscita pubblica della coppia appena due giorni prima dell’omicidio, oltre che per l’interesse all’ accaparramento del terreno su cui insiste l’azienda agricola divenuta nel frattempo di proprietà esclusiva della Chindamo e dei figli minori.
Le prime parole del fratello di Maria Chindamo
Accanto ai tre figli di Maria Chindamo, c’è sempre stato zio Vincenzo che insieme ai nonni, è stato pilastro per la loro crescita. «Oggi l’aria ha il profumo della giustizia». Sono state queste le prime parole di Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa e uccisa a Limbadi (nel Vibonese). Una storia che, dopo 7 anni, potrebbe arrivare alla parola fine, anche se si aspettano i processi contro i mandanti e i responsabili dell’omicidio di Maria Chindamo. «Aspettiamo di leggere attentamente gli atti di questo segmento di indagine – ha aggiunto Chindamo – ma un dato mi preme subito rilevare: avere perseguito per tutti questi anni la ricerca della verità sull’uccisione di mia sorella alla fine ha dato risultati. Non ho mai smesso di credere nell’operato della magistratura, anche quando ci poteva essere qualche momento di sconforto. E quanto è emerso oggi premia quella perseveranza. Attendiamo adesso che anche l’ultima responsabilità a carico delle persone coinvolte nell’omicidio venga cristallizzata. E sono certo che alla fine anche questo avverrà, anche se ci vorrà del tempo. La ‘ndrangheta e la subcultura di ‘ndrangheta, se ancora fosse necessario ribadirlo, sono retrograde e perdenti, mentre la bellezza e il sorriso di Maria, pur tra le nuvole, splendono ancora».