Attualità Italiana

Non restava mai da sola in casa Elisa: ieri pochi minuti sono bastati per uccidere il piccolo Luca

Pochi minuti: Elisa è rimasta in casa da sola per pochi minuti e in preda a un raptus ha ucciso il suo bambino

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Per 5 anni ha aspettato di diventare mamma, lo spiega una vicina di casa sotto shock. Non riesce a credere come sia potuto accadere. Ma purtroppo è successo. Il piccolo Luca non c’è più, avrebbe compiuto a breve un anno. E’ stato ucciso da mamma Elisa che forse, avrebbe avuto bisogno di un aiuto diverso, anche se la famiglia ha fatto il possibile per stare al suo fianco in un momento complicato, iniziato proprio dopo la nascita del bambino.

Era uscito di casa il marito di Elisa, sicuro che la moglie sarebbe stata presto raggiunta da un parente. Non la lasciavano mai da sola, del resto la famiglia viveva a pochi passi da lei. Ma neppure questo è bastato e ieri, in preda a un raptus, Elisa il suo bambino lo ha ucciso.

Leggi qui: Elisa mamma 45enne che ha ucciso a Voghera suo figlio: Luca aveva 1 anno, lo ha strangolato

Elisa non doveva mai restare da sola

Una vera e propria regola di vita: “Uno di noi deve stare sempre insieme a Elisa. Sempre”. E Dio solo sa quanti favori ha dovuto chiedere ai colleghi Maurizio, quante corse per rientrare dalla sede della società a Tortona una volta parcheggiato il camion, quali attese quando la suocera stava percorrendo questi 170 passi, quelli che separavano le due abitazioni, e di quanta e quale resistenza, per soffocare i propri malanni, s’è alimentata la stessa anziana.

Da ore il marito di Elisa non si dà pace, si colpevolizza, perchè non ha aspettato l’arrivo della nonna, è distrutto ma non pensava che una manciata di secondi avrebbero cambiato per sempre, la vita di questa famiglia che ce la stava mettendo tutta per non lasciare mai la giovane mamma da sola.

I sensi di colpa della nonna

“Suonavo il citofono ed Elisa non rispondeva, avrei dovuto suonare ai vicini e farmi aprire perché magari proprio in quei secondi…” ripete piangendo, anche ai giornalisti, la signora, dilaniata per quello che è accaduto. Elisa aveva già strangolato Luca. E stava lì, immobile e ferma, sapendo che la prima persona alla quale avrebbe dovuto confessare sarebbe stata la mamma. Intanto, nella tasca dell’anziana, lo schermo del cellulare, nei minuti successivi, riportava le decine di chiamate da parte di Maurizio senza risposta. Il marito di Elisa era preoccupato, forse aveva capito che quel telefono che suonava a vuoto, era il segnale di un dramma, che si stava consumando in casa sua.

Elisa e quel figlio tanto desiderato

Non si danno pace i parenti di Elisa, lei che quel bambino lo aveva desiderato per anni. Dopo diversi aborti e dei problemi nel concepimento, i medici non erano poi tanto sicuri che questa coppia avrebbe potuto avere un figlio. E invece Luca era arrivato ma insieme a lui anche la depressione della donna. Si auguravano tutti che potesse passare, che dopo qualche mese sarebbe andata meglio ma non è successo.

E’ stato papà Maurizio ieri a svegliare il piccolo, a dargli da mangiare a prepararlo in attesa dell’arrivo della nonna. Elisa dormiva ancora e quando è uscito mai avrebbe pensato a quello che è accaduto nella sua casa.

La storia di Elisa è la dimostrazione di come molto spesso le giovani mamme si trovino a dover affrontare delle situazioni impossibili da superare e di come le famiglie non abbiano il giusto appoggio .

Le autorità stanno indagando sull’accaduto e cercando di comprendere i dettagli di questo terribile evento. Nel frattempo, la comunità si stringe intorno a Maurizio e alla suocera, cercando di offrire il sostegno e il conforto necessari in un momento così angosciante.

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