Bimbi morti a Manfredonia, le indagini vanno avanti: c’è un indagato
A Manfredonia le indagini per la morte dei due bimbi caduti nella vasca di raccolta dell'acqua piovana, le ultime notizie
La tragedia che ha colpito la comunità di Manfredonia continua a sollevare numerosi interrogativi mentre la città piange la perdita dei due giovani fratelli, Daniel e Stefan, di soli 6 e 7 anni, annegati in una vasca di raccolta dell’acqua piovana destinata all’irrigazione. Gli inquirenti si concentrano su un particolare inquietante: un varco nella recinzione metallica che circonda la struttura. Chi ha aperto questa falla e, soprattutto, perché?
E’ davvero possibile che i due bimbi siano finiti lì per caso oppure di solito usavano quella vasca come piscina? Ieri è stato il giorno dell’addio, con il funerale dei piccoli ma adesso è il momento di fare chiarezza su questa storia, per comprendere anche se ci siano delle responsabilità.
Chi ha aperto il varco nella recinzione metallica?
Le prime ipotesi suggeriscono che il foro potrebbe essere stato creato per permettere ai bambini di utilizzare la vasca come area di gioco. Tuttavia, resta ancora da stabilire se i due piccoli conoscessero il pericolo che si celava all’interno di quella barriera e se fossero consapevoli delle conseguenze potenzialmente fatali. Lo zio delle vittime ha voluto precisare che i bambini erano consapevoli che quella non era una piscina sicura. Inoltre ha anche detto che stavano inseguendo le rane e che non dovevano essere lì per fare il bagno. Possibile che siano caduti per sbaglio mentre provavano a prendere una rana?
Ieri, nel triste giorno dei funerali, l’intera comunità di Manfredonia si è unita per rendere l’ultimo saluto alle piccole vittime di questa terribile tragedia. Tuttavia, la giornata è stata segnata da ulteriori momenti di angoscia per la mamma dei bambini, che ha avuto un malore durante la cerimonia religiosa. Le autorità locali hanno deciso di non eseguire l’autopsia sui corpi dei due bambini, consentendo così che i funerali potessero svolgersi senza ulteriori indugi. La cerimonia si è tenuta presso la Cattedrale di Manfredonia, con la presenza di numerose personalità civili e militari, tra cui il sindaco Gianni Rotice, che ha dichiarato il lutto cittadino in segno di rispetto e solidarietà.
Il luogo in cui si è consumata la tragedia si trova a breve distanza dalla residenza dei genitori dei bambini, un modesto casolare in cui la famiglia vive e lavora come braccianti agricoli nelle campagne circostanti Manfredonia e Zapponeta, precisamente nella località di Fonterosa. La vasca, tristemente ribattezzata “vascone della morte” dalla popolazione locale, era circondata da una recinzione di oltre un metro di altezza, ma il buco non autorizzato nell’accesso ha permesso ai due fratellini di raggiungerla, portandoli così alla tragica fine.
Indagato il proprietario dell’azienda agricola
L’attenzione degli inquirenti si concentra ora sul proprietario dell’azienda agricola a cui appartiene la vasca. È stato indagato per negligenza e omessa sorveglianza, poiché è sua responsabilità garantire la sicurezza dell’area in cui si trova la vasca di raccolta dell’acqua piovana. Gli investigatori cercheranno di scoprire se il varco nella recinzione sia stato creato a causa di un errore o di una mancanza di manutenzione, o se vi siano eventuali altre responsabilità che abbiano contribuito a questa tragica fatalità.
Non sono mancate poi anche le polemiche per via dell’assenza della comunità della piccola cittadina che non ha fatto sentire la sua presenza alla famiglia dei due bimbi. Sui social diversi attacchi: chiesa semivuota, poche persone se non la piccola comunità rumena, per dire addio ai bambini.