Attualità Italiana

L’omicidio di Michelle: ritrovata una pistola nella casa dell’assassino. La ragazza si sentiva minacciata?

Michelle potrebbe aver portato una pistola per difendersi sapendo di essere minacciata dal trapper diventato poi il suo assassino?

omicidio michelle roma

Michelle ha portato una pistola finta per difendersi? Aveva paura del giovane che doveva incontrare a Primavalle?

Orrore nella Casa di Via Giuseppe Dusmet: sangue ovunque su tutte le pareti, è quello che hanno trovato gli agenti della scientifica che hanno constatato quanta violenza ci sia stata nel giorno dell’omicidio di Michelle Causo. Aveva solo 17 anni Michelle, ha combattuto per la sua vita contro un amico che si è trasformato in carnefice. Una colluttazione brutale che ha attraversato ogni angolo dell’appartamento, dalla cucina alle altre stanze, mentre la ragazza cercava disperatamente di strappare dalle mani dell’assassino il coltello con cui alla fine è stata uccisa. Perchè Michelle era in quella casa e perchè si è arrivati a un omicidio? Lo dovranno comprendere gli inquirenti, a lavoro da giorni su questo atroce caso di cronaca nera.

Oggi le ultime notizie da Roma aggiungono un altro tassello a una vicenda che si fa sempre più intricata. Nella casa del giovane che voleva fare il trapper e che potrebbe aver attirato Michelle in quella abitazione con l’inganno, è stata trovata una pistola.

Ieri mattina, davanti a uno scenario funesto, gli investigatori della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica hanno fatto irruzione nell’appartamento al secondo piano del palazzo di via Giuseppe Dusmet, a Primavalle. Mentre migliaia di persone partecipavano, a poche centinaia di metri di distanza, ai funerali di Michelle, l’assassino O.D.S., un aspirante trapper con precedenti penali, era rinchiuso nel carcere minorile di Casal del Marmo.

omicidio michelle primavalle
La pistola ritrovata in casa: era di Michelle? Ultimenotizieflash.com

Il giallo della pistola ritrovata nella casa dell’assassino: era di Michelle?

Ma i dettagli macabri di questo tragico evento si dipanano anche all’indietro, fino a una settimana prima. Dal 28 giugno, l’appartamento in cui il ragazzo viveva con la madre era stato lasciato intatto. E adesso emergono indizi che potrebbero fornire una svolta nelle indagini. Uno di essi è una pistola finta, una scacciacani che assomiglia a un’arma vera, nascosta tra le mura. Chi l’ha portata lì? Qual era il suo scopo? Michelle si sentiva minacciata a tal punto da temere per la sua vita all’interno di quella casa? O c’è un altro motivo ancora sconosciuto? Gli esperti analizzeranno la pistola per cercare tracce di impronte digitali sull’impugnatura, sperando di trovare indizi utili.

Inoltre, gli inquirenti hanno analizzato attentamente le tracce di sangue trovate sulla scena del crimine. Questi reperti potrebbero fornire ulteriori elementi per confermare o confutare le dichiarazioni dell’omicida, che ha sostenuto di essere stato attaccato inizialmente proprio dalla giovane Michelle, la stessa ragazza che aveva invitato in casa.

La tragedia di Michelle Causo ha scosso profondamente la comunità di Primavalle. Mentre i suoi cari le stavano dando l’ultimo addio, gli investigatori si sono messi al lavoro per far luce su questa terribile vicenda. La Procura dei Minorenni, rappresentata dal procuratore Anna Di Stasio, è determinata a portare giustizia per Michelle, mettendo insieme tutti i pezzi del puzzle e scoprendo la verità dietro questo orribile delitto. Vanno messi insieme tutti i puntini perchè questa storia è davvero molto complicata. O forse lo sarà di meno nel momento in cui gli inquirenti avranno in mano anche i tabulati telefonici e i messaggi che la ragazza e il giovane trapper si erano scambiati.

Michelle era minacciata dal suo assassino?

Da quello che emerge in queste ore, il motivo per il quale Michelle era in quella casa, potrebbe essere legato a un ricatto. L’assassino non è nuovo a situazioni di questo genere. Aveva rubato l’identità ad altre persone per poi contattare minori e minacciarli. La madre di Michelle ha raccontato che la sera prima sua figlia stava piangendo ma non le aveva voluto dire perchè. La ragazza non aveva neppure detto al fidanzato che quel giorno avrebbe incontrato il giovane amico. Forse pensava di poter risolvere la situazione da sola, forse per questo aveva portato l’arma in casa. E’ possibile che il giovane vedendo la pistola finta abbia impugnato il coltello per poi uccidere Michelle? Nessuna confessione al momento, vedremo nelle prossime ore quali saranno gli sviluppi di questo ennesimo caso di cronaca nera che ha sconvolto l’Italia intera.

Seguici

Seguici su

Google News Logo
Ricevi le nostre notizie da Google News

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.