Voleva essere un trapper: avrebbe ucciso Michelle sotto effetto di droga, forse per un debito di 40 euro
Sarebbe stata uccisa forse per un debito di pochi euro la giovane Michelle a Roma. Il suo assassino voleva fare il trapper forse sotto effetti di stupefacenti
Bisognerà comprendere che cosa è successo in quella casa, bisognerà capire perchè Michelle è stata costretta a scappare, cercando rifugio in un angolo dell’appartamento ma non ha avuto scampo. Uccisa con un coltello da cucina, con almeno 6 coltellate. Il suo assassino, un giovane che voleva fare il trapper e che si sarebbe drogato usando la sostanza che tanto va di moda in quell’ambiente. Oggi si parla di “purple drank” un mix di droga che avrebbero alterato il giovane e che forse gli avrebbero dato anche la forza per uccidere Michelle, che ha cercato in tutti i modi di difendersi.
Sarà tutto da verificare, perchè i vicini che hanno visto il giovane con il sacco della spazzatura, forse dopo aver ucciso Michelle, non parlano di un ragazzo alterato ma di una persona che cercava di nascondere qualcosa, più gentile del solito, e visibilmente ansioso.
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L’omicidio di Michelle: forse per un debito di 40 euro
Le certezze, sul possibile uso di sostanze stupefacenti, arriveranno dagli esami tossicologici disposti dalla procura minorile sul giovane che all’alba di ieri è stato arrestato dalla Squadra mobile per omicidio volontario aggravato. Ora si trova nel carcere minorile di Casal del Marmo. Sotto torchio per tutta la notte, O.D.S. avrebbe fatto parziali ammissioni.
Nel frattempo la famiglia di Michelle non si riesce a spiegare che cosa sia successo in quella casa. Se è vero che il giovane potrebbe essersi preso una cotta per la ragazza alla quale pare avesse anche dedicato una canzone parlando di amore tossico, la famiglia invece spiega che la 17enne aveva un fidanzato e una storia normalissima. Dunque si ipotizza che ci fosse dell’altro dietro a questo incontro e non si esclude che la ragazza possa esser stata uccisa per un debito, un debito di 40 euro.
Non ci sarebbe dunque un movente sessuale alla base di questo omicidio. Michelle era vestita, indossava gli stessi abiti che aveva quando la zia l’aveva accompagnata al suo appuntamento. Le amiche di Michelle invece parlano di quel ragazzo come “uno schifo di persona” e non sanno perchè si fossero visti. Forse, se il giovane non dovesse parlare, l’analisi dei cellulari potrebbe risultare fondamentale.
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