Violenza contro le donne: nuovo disegno di legge, cosa cambia
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge con le nuove misure contro la violenza sulle donne: ecco cosa dovrebbe cambiare
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il disegno di legge volto a introdurre una stretta sulla violenza contro le donne. La decisione è stata accolta con soddisfazione dal ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha sottolineato l’importanza di un cambiamento culturale congiuntamente all’adozione di questa legge. Ogni giorno in Italia, come in molti altri paesi, la cronaca racconta di donne uccise, di donne maltrattate, di donne che non possono ribellarsi, perchè non autonome, perchè non aiutate. Qualcuno deve fare qualcosa per queste donne, è arrivato il momento.
Secondo la Roccella, il testo di legge interviene su alcuni punti critici con una notevole forza, ma è consapevole che ciò da solo non basta a risolvere il problema. La questione della violenza contro le donne è principalmente di natura culturale e richiede anche una campagna e un cambiamento di mentalità. La tragica vicenda di Giulia Tramontano è stata citata come esempio, sottolineando che nessuna legge avrebbe potuto salvarla. Ma molto si può fare, soprattutto per quelle donne che non riescono a staccarsi dal loro aguzzino, perchè prive di mezzi, per tutte quelle donne che denunciano ripetutamente ma non sono protette nel modo giusto.
Il nuovo disegno di legge sulla violenza contro le donne
Il disegno di legge approvato introduce misure per contrastare la violenza sulle donne e la violenza domestica. Il governo si propone di accelerare le valutazioni preventive dei rischi per le potenziali vittime di femminicidio o reati di violenza contro le donne, al fine di rendere più efficaci le azioni di protezione preventiva.
Il potenziamento del codice rosso
Una delle disposizioni chiave riguarda il potenziamento del “codice rosso”, che include l’introduzione dell‘ammonimento da parte del questore. Questa misura preventiva mira a proteggere le vittime di violenza domestica, cyberbullismo o stalking, garantendo una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione dei processi penali. Quando le forze dell’ordine ricevono una segnalazione, attivano procedure rapide di verifica che possono portare all’ammonimento. L’ammonito è tenuto a astenersi da ulteriori atti di molestia o violenza e può subire il ritiro delle armi, anche se possedute legalmente. In caso di reiterazione della condotta, la procedibilità per i reati non è più a querela di parte, ma d’ufficio.
L’ammonimento può essere applicato anche per i cosiddetti “reati-spia”, tra cui percosse, lesioni personali, violenze sessuali, violenze private, minacce gravi, atti persecutori, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, violazioni di domicilio e danneggiamenti.
Una nuova e importante disposizione introdotta da questo provvedimento è l’arresto in flagranza differita. Tale misura è prevista per coloro che vengono individuati come autori di condotte, come la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, sulla base di documentazione video-fotografica o prove provenienti da applicazioni informatiche o telematiche. L’arresto deve essere eseguito entro 48 ore dal fatto.
Il carcere sarà previsto solo nel caso di trasgressione delle prescrizioni degli arresti domiciliari e anche nel caso di manomissione dei mezzi elettronici e degli strumenti di controllo disposti con gli arresti domiciliari. Inoltre, le misure di allontanamento potranno essere applicate anche nel caso di tentato omicidio e lesioni gravi, e sarà previsto il controllo del rispetto degli obblighi tramite l’utilizzo del braccialetto elettronico e la prescrizione di una specifica distanza dai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Queste nuove disposizioni mirano a contrastare in modo più efficace la violenza sulle donne e la violenza domestica, fornendo strumenti legali e protezione alle vittime. È importante sottolineare che il disegno di legge è accompagnato dalla necessità di un cambiamento culturale che metta fine alla tolleranza e all’impunità per gli atti di violenza di genere, come ricordava appunto il ministro.
La lotta contro la violenza sulle donne è una priorità per il governo, che si impegna a promuovere una società più sicura e rispettosa, in cui tutte le donne possano vivere libere da violenza e paura. Oltre alle misure legislative, è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione sul tema, coinvolgendo la società nel complesso per creare un ambiente in cui la violenza di genere sia fermamente condannata.
Il provvedimento è ora pronto per essere presentato al Parlamento per l’approvazione definitiva. Si spera che questa nuova legge rappresenti un importante passo avanti nella protezione delle donne e nella lotta contro la violenza di genere, promuovendo una cultura di rispetto e uguaglianza in tutta la società.