La lettera di Thiago il bimbo mai nato alla sua mamma Giulia Tramontano
La sorella di Giulia Tramontano ha scritto una lettera da parte di Thiago, il bambino mai nato
Ha deciso di pubblicarla sui social , la sorella di Giulia Tramontano, la lettera che il piccolo Thiago “avrebbe scritto” alla sua mamma se solo avesse potuto. Un bimbo mai nato, ma già un bambino, si perchè a sette mesi, si può venire al mondo. E il piccolo Thiago è la seconda vittima della furia omicida di suo padre, Alessandro Impagnatiello.
Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno.
Inizia con queste parole la lettera scritta dalla sorella di Giulia come se parlasse per il piccolo Thiago e si rivolgesse alla sua mamma.
La lettera per Giulia Tramontano
Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, ch’era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare.
E ancora:
E poi l’hai cercato, lui, il mostro. Gli volevi parlare. E poi quei colpi, quel tuo terrore che ti faceva scoppiare il cuore e io che faticavo a respirare mammina.
Continua così la lettera:
E poi quel sapore metallico, quel profumo di mandorle amare. Il sangue mammina, il tuo sangue che si mescolava al mio terrore. È durato poco, mi sono raggomitolato in quello spazio dolcissimo e insieme siamo volati via.
Mio padre il mostro
Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina?
Il mostro ci ha ammazzati entrambi
Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo. Lui, il mostro, quello che tu, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà.
Staremo per sempre insieme
E adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace, mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non mangerò quintali di cioccolata, non canterò le canzoni che piacevano a te. Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia. Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina mia. Che mi avevi dato la vita e che lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità. Il tuo bambino.
Non ci sono parole per commentare questo dolore, non esistono abbastanza termini per questo assassino. Penso sempre a Giulia non se ne può fare a meno, penso agli attimi di terrore che ha vissuto, penso al povero bimbo e alla sua sofferenza, immagino mamma e figlio abbracciati in un ultimo disperato inno alla vita che un verme ha cinicamente spento.
Un bacio a te Giulia e al tuo piccolino.