Giulia voleva lasciare Impagnatiello: lo scambio di messaggi. “Che madre sei” le scriveva
Sono inquietanti i messaggi che Impagnatiello ha mandato a Giulia prima che morisse e anche dopo, la ragazza lo voleva lasciare
Emergono nuovi inquietanti retroscena sull’omicidio di Giulia Tramontano a Senago. Sono stati infatti resi noti i messaggi che Alessandro aveva mandato a Giulia, sia pochi giorni prima della sua morte, che quando la ragazza era scomparsa ( ma in realtà era morta).
La sorella di Giulia ha spiegato che la donna aveva scoperto da mesi del tradimento ma che aveva deciso di provare ad andare avanti. Poi però forse, dopo esser stata contattata dall’altra fidanzata di Impagnatiello, ha deciso di mettere fine a questa storia.
Ed ecco i messaggi, le liti e poi l’incontro in centro a Milano. Il ritorno a casa e il piano per uccidere la donna mentre lei era fuori e si apprestava a rientrare in casa.
Lo scambio di messaggi tra Giulia e Alessandro
“Ma che madre sei!!!!! Ma te lo chiedi”. È quanto scrive per messaggio Alessandro Impagnatiello alla compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi, il pomeriggio del 25 maggio, due prima di quello in cui ucciderà la ragazza. “Accetta la mia decisione e chiudiamo discorso. Non voglio altre discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua, lasciami stare. Non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità. Basta“ gli aveva scritto Giulia, che forse aveva deciso di lasciare definitivamente l’uomo a pochi giorni dalla nascita del piccolo.
E ancora: “Condividiamo una casa finché sarà necessario“. “Io non voglio più combattere e vivere una vita non soddisfatta al fianco della persona sbagliata. Non ho fiducia in te e non ne avrò mai. Ormai il vaso è rotto e io non voglio sistemarlo“, chiude il discorso Giulia.
Le chat della coppia
Tutte le chat di Whatsapp che ci sono state tra Impagnatiello e Giulia al momento sono agli atti dell’inchiesta per l‘omicidio pluriaggravato, soppressione di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
I messaggi mandati anche dopo l’omicidio
Tra gli altri messaggi estrapolati dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinati dalla pm Alessia Menegazzo, ci sono poi quelli che Impagnatiello ha inviato alla compagna quando era già morta.
Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego, fallo per mio figlio! Lo sai quanto è legato a te.
Un altro:
siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico
Sono gli ultimi due mandati il mattino del 31 maggio. La notte stessa il barman 30enne indicherà agli investigatori il luogo dove ha nascosto il corpo e confesserà l’omicidio. Alessandro nei suoi messaggi chiedeva a Giulia che madre fosse, ma non si è posto il problema di che padre fosse lui, lui che ha ucciso la sua compagna e il piccolo Thiago, perchè a sette mesi, si è un bambino pronto a nascere, non un feto.